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L’ambasciatore del marchio BMW Alessandro Zanardi ai Giochi Paralimpici* di Rio de Janeiro: il conto alla rovescia è già iniziato
Tue Jun 28 11:13:00 CEST 2016 Comunicati Stampa
Monaco (DE), 28 giugno 2016. I preparativi per Rio de Janeiro (BR) sono in pieno svolgimento per Alessandro Zanardi (IT). Dal 7 al 18 settembre, l’ambasciatore del marchio BMW parteciperà per la seconda volta ai Giochi Paralimpici*. Già nel 2012, egli vinse due medaglie d’oro nella prova a cronometro e nella gara su strada del paraciclismo ai Giochi di Londra, un successo che egli punta a ripetere quest’anno a Rio de Janeiro. In un’intervista, Zanardi parla dei suoi preparativi, del suo approccio ai suoi secondi Giochi Paralimpici e delle sue aspettative per Rio.
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Roberto Olivi
BMW Group
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Monaco (DE), 28 giugno 2016. I preparativi per Rio de Janeiro (BR)
sono in pieno svolgimento per Alessandro Zanardi (IT). Dal 7 al 18
settembre, l’ambasciatore del marchio BMW parteciperà per la seconda
volta ai Giochi Paralimpici*. Già nel 2012, egli vinse due medaglie
d’oro nella prova a cronometro e nella gara su strada del paraciclismo
ai Giochi di Londra, un successo che egli punta a ripetere quest’anno
a Rio de Janeiro. In un’intervista, Zanardi parla dei suoi
preparativi, del suo approccio ai suoi secondi Giochi Paralimpici e
delle sue aspettative per Rio.
Alessandro, come procedono i preparativi per Rio?
Alessandro Zanardi: “Sono contento della mia attuale
condizione. Il programma prevede una forma discreta in questo momento
dell’anno e una forma migliore a settembre. I risultati finora
ottenuti e i numeri sono certamente un incoraggiamento. A maggio
abbiamo partecipato ad un evento per la Coppa del Mondo in Belgio,
dove ho ottenuto due vittorie nella corsa su strada e con i miei
compagni di squadra nella staffetta. Oltre al secondo posto nella
prova a cronometro. Questo evento era abbastanza importante, dal
momento che rappresentava l’unica occasione nella quale potevo
misurarmi con gli altri partecipanti”.
Ci sono delle aree sulle quali ti concentri durante i tuoi preparativi?
Zanardi: “Un po’ di tutto. Non è facile. So di poter
raggiungere la stessa condizione fisica che ho avuto in passato; ma
rispetto alla mia partecipazione precedente ai Giochi Paralimpici,
sono meno flessibile. E’ più difficile recuperare se ho esagerato.
Quindi devo prestare più attenzione ai piccoli dettagli e non eccedere
nel mio programma di allenamento. D’altronde, ho più esperienza di
prima e quindi, anche se ho avuto una brutta giornata e non mi sento
al cento percento, so che il momento passerà e che, dopo un po’ di
riposo, troverò la stessa condizione di prima. Quando lavori davvero
tanto, devi aspettare un po’ prima di poter sfruttare i vantaggi di
tale lavoro perché il corpo umano è piuttosto lento a reagire. Così,
tutto sommato, so di avere un’ottima base ed un buon punto di partenza
per sviluppare la mia forma fisica. Dall’altra parte, so di non poter
battere tutti gli altri partecipanti con la sola forza e resistenza.
Allora devo anche prestare molta attenzione all’alimentazione e a
tutti gli aspetti tecnici nello sviluppo della mia ‘handcycle’ per
farla diventare un’arma valida per un buon risultato”.
C’è un approccio diverso, poiché questi saranno i tuoi secondi
Giochi Paralimpici e avrai quattro anni di esperienza in più?
Zanardi: “Alla fine della giornata, l’aspetto più importante è
divertirsi. Se spingi troppo e tutto ciò che fai ha soltanto lo scopo
di portare a casa i migliori risultati, sarà molto, ma molto difficile
ottenere una buona prestazione. Certo, il mio obiettivo per ora è Rio
de Janeiro; ma non ho fretta di arrivarci; perché mi diverto a fare
ciò che sto facendo ogni giorno, cioè l’allenamento, la cura del mio
equipaggiamento, la cura del mio corpo quando mi metto a tavola,
facendo attenzione a ogni aspetto possibile. Per quanto riguarda
l’aspetto strategico per il giorno della gara, direi che sono
un’atleta migliore di quanto fossi prima. Ormai ho fatto tantissime
gare paraciclistiche. Non sono più un novellino e conosco i miei
avversari; quindi so esattamente chi rispettare di più e come provare
a batterli. So di averlo fatto molte volte e spero di poterlo ripetere”.
Quanto tempo dedichi nella settimana all’allenamento e alla preparazione?
Zanardi: “In questo momento dell’anno mi alleno sei giorni la
settimana, nell’ordine di due-tre ore ogni volta. Faccio poi una
pausa, che non significa che smetto di pedalare; ma faccio un
esercizio più rilassato per mantenere la memoria dei movimenti ai miei
muscoli. Ma dovrò anche cercare di rallentare il ritmo di preparazione
per costruire poi una forma migliore per settembre. La fine di luglio
e l’inizio di agosto rappresenteranno per me il momento clou dell’anno
– non soltanto perché è estate, ma perché dovrò lavorare veramente duro”.
Chi del tuo team ti aiuta nella preparazione?
Zanardi: “C’è Francesco, il mio allenatore, che mi segue sempre
qualsiasi cosa faccia. Parliamo al telefono quotidianamente ed egli sa
esattamente cosa sto facendo, perché ogni volta che mi alleno scarico
i dati del mio lavoro sul computer ed egli può vedere esattamente se
ho eseguito bene o male il lavoro che mi aveva assegnato per quel
giorno. E poi ho il team paraciclistico italiano, di cui faccio parte,
con il quale passerò molto tempo prima dei Paralimpici e con il quale
parteciperò agli allenamenti. E poi, come sapete, fortunatamente posso
raccogliere lungo la strada aiuti tecnici e l’appoggio tecnico da
diversi amici e partner: aiuti che riguardano il miglioramento del mio
mezzo e che servono anche a sostenermi – dato che ormai ho quasi
cinquant’anni e cerco di gareggiare al meglio delle mie possibilità
per quanto riguarda l’aspetto fisico. Mi arrivano anche parecchie idee
durante le conversazioni con gli ingegneri di BMW, che sono miei cari
amici. Tutte queste cose sommate insieme possono fare una piccola ma
cruciale differenza, perché in fin dei conti si può vincere o perdere
per un secondo”.
Cosa sai delle caratteristiche dei percorsi?
Zanardi: “Da quello che ho visto sulle mappe e sentito dire da
persone che erano state in Brasile, so che tutto il percorso sul quale
gareggeremo, sia per la gara su strada che per quella a cronometro, è
completamente in piano, perché si svolge lungo la costa a sud di Rio
de Janeiro. Quindi l’aspetto aerodinamico sarà molto importante e da
questo punto di vista ho fatto un grande lavoro, provando diverse
posizioni e così via. Le caratteristiche del percorso influenzeranno
lo svolgimento delle gare – non tanto quella a cronometro, quanto
quella su strada. Questa sarà costituita da un giro a velocità di
crociera, da una gara molto tattica e poi, probabilmente, da un deciso
sprint negli ultimi 300 metri”.
Hai due medaglie d’oro paralimpiche. Il tuo obiettivo è quello
di ripetere quei successi o preferisci aspettare e vedere cosa
succede a Rio?
Zanardi: “Credo veramente che, tecnicamente parlando, sia
possibile vincere l’oro in entrambe le prove. Ma so anche che ogni
giorno è sempre più duro, non soltanto per migliorarsi, ma per
mantenere le prestazioni di cui ero capace il giorno prima. Questo
perché ho quasi cinquant’anni e vedo che, rispetto allo scorso anno,
in qualche modo è più difficile recuperare. Ma, detto ciò, so che,
tecnicamente parlando, se faccio tutto in maniera corretta, potrò
offrire prestazioni allo stesso livello dell’anno precedente. L’anno
scorso, gareggiando a quel livello ho vinto l’oro sia nella prova a
cronometro sia in quella su strada ai Campionati del Mondo. Quindi sì,
credo sia possibile. Naturalmente, è anche possibile che un’atleta
giovane, spingendo con le sue mani, riesca ad ottenere un’incredibile
prestazione nella prova a cronometro e questo lo rende imbattibile. Ma
devo credere che, se posso ripetere qualcosa che ho già fatto in
passato, questo possa essere abbastanza per vincere di nuovo l’oro in
entrambe le prove.
Fatti e cifre
Dati su Alessandro Zanardi
Data di nascita: 23 ottobre 1966
Luogo di
nascita: Bologna (IT)
Stato civile: sposato con Daniela, un
figlio (Niccolò)
Pietre miliari
Principali successi come paratleta
2015 Para-Cycling World Championships: 3 medaglie
d’oro. Triathlon sulla lunga distanza alle Hawaii in 9:40:37 ore.
2014 Para-Cycling World Championships: 2 medaglie d’oro. Triathlon sulla lunga distanza alle Hawaii in 9:47:14 ore.
2013 Para-Cycling World Championships: 3 medaglie d’oro.
2012 Paralympic Games London: 2 medaglie d’oro, 1 medaglia d’argento.
Carriera nelle corse automobilistiche
2015 24 Ore Spa-Francorchamps con Timo Glock e Bruno
Spengler a bordo della BMW Z4 GT3.
2014 Blancplain Sprint Series a bordo della BMW Z4 GT3.
2005-2009 FIA World Touring Car Championship WTCC con BMW (quattro vittorie).
2004 FIA European Touring Car Championship ETCC con BMW.
2003 Ritorno come pilota con BMW nel FIA Campionato Europeo Turismo ETCC.
2001 CART Championship, incidente gravissimo il 15 settembre a Lausitzring, nel quale perse entrambe le gambe.
1999 Formula Uno.
1997-1998 CART World Series (2 volte campione).
1996 IndyCar World Series
Handcycle
Materiale: tutte le parti strutturali sono realizzate
in fibra di carbonio.
Peso: circa 9 kg, a seconda del tipo di ruote (ruote più leggere
con raggi o ruote più pesanti con disco per migliorare l’aerodinamica).
Ruote: tre ruote Campagnolo – una davanti e due dietro. Tutte e
tre le ruote hanno un diametro di 26 pollici.
Rapporti al cambio: 20
Velocità massima: circa 60 km/h sul rettilineo in piano.
Numero massimo di giri dei pedali a mano: fino a 100 giri/min.
nelle accelerazioni.
Zanardi ha sviluppato da solo la sua “handcycle”. Ha progettato
elementi chiave del mezzo e ha provato e modificato, per esempio, la
forma e la posizione della sella, la posizione delle maniglie, nonché
la posizione delle ruote. In base a tutto ciò, ha lavorato insieme con
il partner Dallara per ottimizzare il peso e l’aerodinamica. Le parti
in fibra di carbonio sono realizzate da Dallara.
*Nota:
BMW non è
sponsor o partner nei Giochi Paralimpici 2016 a Rio de Janeiro.
Per ulteriori informazioni:
Roberto Olivi
Direttore Relazioni Istituzionali e
Comunicazione
Telefono: 02/51610.294
E-mail: roberto.olivi@bmw.it
Alessandro Toffanin
BMW Group Italia
Product
Communication Specialist
Telefono: 02/51610.308
E-mail: alessandro.toffanin@bmw.it
Il BMW Group
Con i suoi tre marchi BMW, MINI e Rolls-Royce, il BMW Group è
il costruttore leader mondiale di auto e moto premium ed offre anche
servizi finanziari e di mobilità premium. Come azienda globale, il BMW
Group gestisce 31 stabilimenti di produzione e montaggio in 14 paesi
ed ha una rete di vendita globale in oltre 140 paesi.
Nel 2015, il BMW Group ha venduto circa 2,247 milioni di
automobili e 137.000 motocicli nel mondo. L’utile al lordo delle
imposte per l’esercizio 2015 è stato di 9,22 miliardi di Euro con
ricavi pari a circa 92,18 miliardi di euro. Al 31 dicembre 2015, il
BMW Group contava 122.244 dipendenti.
Il successo del BMW Group si fonda da sempre su una visione sul
lungo periodo e su un’azione responsabile. Perciò, come parte
integrante della propria strategia, l’azienda ha istituito la
sostenibilità ecologica e sociale in tutta la catena di valore, la
responsabilità globale del prodotto e un chiaro impegno a preservare
le risorse.
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