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BMW Creative Lab 2016 – Kristian Terziev e Nikoo Karimian Azary sono i due vincitori della terza edizione del progetto, ideato da BMW Italia e BMW Designworks Munich Studio, realizzata in collaborazione con Stone Island
Thu Sep 15 16:21:00 CEST 2016 Comunicati Stampa
I progetti “Skin” di Kristian Terziev e “SerendiPockets” di Nikoo Karimian Azary vincono la terza edizione di BMW Creative Lab, grazie alla personale e innovativa interpretazione del tema “Natura e Artificio: il design nell’epoca della trasformazione”.
Press Contact.
Patrizia Venturini
BMW Group
Tel: +39-02-51610-894
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I vincitori, sono stati eletti da una giuria tecnica composta da:
Sonja Schiefer (Director Munich studio Designworks), Tom Allmeier
(Creative Director Designworks Munich Studio) Carlo Rivetti (Direttore
Creativo e Presidente Stone Island), Michele Capuani (Architetto),
Aldo Colonetti (Filosofo), Roberto Olivi (Direttore Relazioni
Istituzionali e Comunicazione BMW Group Italia) e Stefano Ronzoni
(General Manager BMW Motorrad Italia).
Il progetto di Kristian Terziev, “Skin”, vincitore
della 3° edizione di BMW Creative Lab, parte da una ricerca sulle
armature e le protezioni della tradizione giapponese, che al posto di
grandi e pesanti superfici corazzate, utilizzavano piccoli pezzi
rigidi inseriti nel tessuto. Queste, adattandosi più facilmente alle
forme del corpo, pesavano molto meno. Allo stesso modo in natura, sono
piccole le scaglie ossee che proteggono i rettili. Ispirandosi a
questo concetto, Terziev ha immaginato un giubbotto composto da una
base in cordura rinforzata nei punti di maggiore sensibilità, da un
addensamento di bottoni in materiale biomeccanico. Il risultato è un
prodotto completamente nuovo che mette in mostra le protezioni,
piuttosto che nasconderle, e che incontra stilisticamente anche i
gusti dei motociclisti cafè racer.
Il progetto di Nikoo Karimian Azary,
“SerendiPockets”, vincitore della 3° edizione di BMW Creative
Lab è stato premiato perché ha introdotto una visione innovativa
nell'abbigliamento quotidiano dei motociclisti urbani. Considerando
l’esigenza di portare con sé tanti oggetti, Nikoo Karimian ha
utilizzato l’antichissima tecnica del plissé per realizzare un
giubbotto ad assetto variabile. Quando le tasche sono vuote, ha un
elegante texture a righe, quando invece le tasche vengono riempiti con
borsellini, occhiali, telefoni, chiavi, cappelli, guanti, si dilatano
lasciando intravvedere un colore che contrasta fortemente con la
superficie. Questa elasticità è resa possibile dall’utilizzo di
materiali a memoria di forma.
BMW Creative Lab è l’iniziativa di BMW Group
Italia nata nel 2012 in cooperazione con BMW
Designworks Munich Studio, la società di consulenza
creativa del BMW Group. Un laboratorio finalizzato all’individuazione
di giovani talenti internazionali che studiano e operano in Italia, un
progetto che, promuovendo il valore del design per il BMW Group, si
propone di aiutare i designer che stanno per entrare a far parte del
mondo del lavoro, nell’acquisizione di know-how industriale e culturale.
Dopo il successo ottenuto nelle precedenti edizioni, quest’anno
all’interno del BMW Creative Lab in collaborazione con Stone
Island, è stato proposto il tema “Natura e Artificio:
il design nell’epoca della trasformazione”. L’idea era
quella di sfidare i giovani designers nella creazione di un capo
basato sul tema della "trasformazione" del prodotto, in base
alle esigenze e necessità di chi lo utilizza.
Designer, fasi e processi del progetto
Cinque i talenti che hanno partecipato all’edizione 2016 del BMW
Creative Lab: Luca Mazzon (Italia) IED Milano, Alicia Pinckney (USA)
Domus Academy, Kristian Terziev (Bulgaria), Karimian Azary Nikoo
(Iran) e Luca Musciatelli (Italia) del Politecnico di Milano.
I progetti – premessa
Il progetto ha affrontato il tema della
"trasformazione" del prodotto, in base alle esigenze e
necessità di ciascuno dei "curatori", o singoli consumatori.
L'idea generale è "natura e artificio", nel senso di Gillo
Dorfles. Ogni trasformazione è il risultato dell'azione umana, e la
natura è il risultato del nostro modo di fare "artificio”. È
importante che ogni "curatore" abbia un rapporto reale e
consapevole con le proprie cose, se si tratti di vestiti, mezzi di
trasporto o qualsiasi altro oggetto.
Criteri di selezione
I progetti sottoposti a valutazione
sono stati giudicati dalla commissione secondo quattro principali
criteri specifici. Innovazione: il progetto
presentato doveva rappresentare un miglioramento significativo
rispetto allo standard oggi disponibile sul mercato.
Iconicità: la proposta doveva essere caratterizzata
da una forma riconoscibile ed attraente, attribuibile alla sua
funzione, facile da usare. Fattibilità: il progetto
doveva essere realizzabile con tecnologie/materiali conosciuti in
ambito fashion e/o automobilistico disponibili ad un costo
ragionevole. Costo: il progetto ideale richiede
ragionevoli costi di investimento e di produzione ed un prezzo al
cliente finale in linea con il prodotto e i brand rappresentati. Gli
studenti sono stati seguiti durante tutto il percorso da un tutor, il
Professor Michele Capuani, e dal management di BMW Italia, di
Designworks e di Stone Island. I cinque progetti realizzati si sono
dimostrati altamente funzionali e innovativi.
Gli altri progetti
Luca Mazzon, ha presentato “Aria”.
Nella creazione del suo progetto è stato influenzato dai cambiamenti
climatici degli ultimi anni che stanno portando estati caldissime e
inverni miti. Sul mercato esistono molti prodotti che aiutano i
motociclisti a proteggersi dal freddo, ma sono ben poche le soluzioni
per proteggere nelle giornate di gran caldo, sempre più numerose. Luca
ha immaginato un capo molto tecnico che sfrutta al meglio le correnti
d'aria per ventilare l'interno del giubbotto aprendosi e chiudendosi
con geometrie variabili. Dall'esterno il giubbotto è molto semplice e
lineare e non è facile immaginare la complessità del sistema di
ventilazione naturale all'interno. Un capo da indossare con o senza la
moto che protegge con discrezione e aiuta a gestire il caldo.
Alicia Pinckney, ha presentato
“Metamorphosis”. Utilizzare una moto quotidianamente
significa essere preparati ad affrontare il maltempo. Non si tratta
solo di proteggersi dalla pioggia, ma anche di riparare la moto e
soprattutto la sella. Il progetto di Alicia può essere descritto come
una semplice giacca da pioggia, ma in effetti è molto di più: si
scompone, infatti, in alcune parti che servono per coprire la sella
accorciando o allungando il giubbotto. L'uso dei colori e dei
materiali è sofisticato e di tendenza.
Luca Musciatelli, ha presentato “Twin
Bags”, ha ripensato i set di borse delle moto da turismo e
naked, partendo dall'uso che se ne fa una volta scesi dalla moto,
compattando la borsa serbatoio e codino in un unico borsone. Le due
parti possono essere facilmente separate e agganciate alla moto con
gesti semplici e intuitivi lasciando all'utente la possibilità di
modulare il bagaglio.
Stone Island
Cultura della ricerca, sperimentazione e funzione d’uso sono le
matrici che da sempre definiscono Stone Island, che, da più di 30
anni, porta avanti una costante indagine, approfondita e senza
frontiere, su materiali e tecniche produttive mai utilizzati in
precedenza dall’industria dell’abbigliamento.
Riconosciuto come
il marchio che ha ridefinito il comune senso dello sportswear, è
diventato da subito un fenomeno di culto e ancora oggi si conferma
come contemporaneo punto di riferimento tra le giovani generazioni,
grazie anche a un’estetica unica e riconoscibile. La forza di Stone
Island si basa anche sulla capacità unica di intervenire sul capo
finito, attraverso le continue sperimentazioni di tintura e di
trattamenti realizzati nel laboratorio del colore di Sportswear
Company. Un reparto in grado di coniugare tecnologia avanzata,
esperienza e capacità umana, che negli anni ha messo a punto più di
60.000 ricette di tinture diverse.
Il BMW Group
Con i suoi tre marchi BMW, MINI e Rolls-Royce, il BMW Group è il
costruttore leader mondiale di auto e moto premium ed offre anche
servizi finanziari e di mobilità premium. Come azienda globale, il BMW
Group gestisce 31 stabilimenti di produzione e montaggio in 14 paesi
ed ha una rete di vendita globale in oltre 140 paesi.
Nel 2015, il BMW Group ha venduto circa 2,247 milioni di
automobili e 137.000 motocicli nel mondo. L’utile al lordo delle
imposte per l’esercizio 2015 è stato di 9,22 miliardi di Euro con
ricavi pari a circa 92,18 miliardi di euro. Al 31 dicembre 2015, il
BMW Group contava 122.244 dipendenti.
Il successo del BMW Group si fonda da sempre su una visione sul
lungo periodo e su un’azione responsabile. Perciò, come parte
integrante della propria strategia, l’azienda ha istituito la
sostenibilità ecologica e sociale in tutta la catena di valore, la
responsabilità globale del prodotto e un chiaro impegno a preservare
le risorse.
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