PressClub Italia · Article.
Il 18% dei collaboratori di BMW Italia in smart working. 56 collaboratori tra impiegati, manager e dirigenti sono inseriti nel progetto pilota
Mon May 15 12:01:59 CEST 2017 Comunicati Stampa
BMW Italia è stata una delle prime aziende in Italia ad avviare la sperimentazione dello smart working, già alla fine del 2016, attraverso un progetto pilota con la graduale estensione del progetto ai collaboratori. Oggi il 18% della forza lavoro aziendale beneficia di questa flessibilità
Press Contact.
Roberto Olivi
BMW Group
Tel: +39-02-51610-294
send an e-mail
BMW Italia è stata una delle prime aziende in Italia ad avviare
la sperimentazione dello smart working, già alla fine
del
2016, attraverso un progetto pilota con la graduale estensione
del progetto ai collaboratori. Oggi il 18% della forza lavoro
aziendale beneficia di questa flessibilità.
“In un contesto caratterizzato da rapidi cambiamenti anche
nell'ambito dell'organizzazione del lavoro
– ha dichiarato Marco Bergossi, direttore HR di BMW Italia - abbiamo
voluto introdurre una nuova modalità di espletamento della
prestazione di lavoro coniugando esigenze di innovazione,
flessibilità e bilanciamento tra vita lavorativa e privata;
contestualmente, si è voluto dar corso ad una rimodulazione degli
spazi di attività in azienda, secondo nuovi e più attuali concept.
La filosofia alla base dello smart working in BMW Italia si
coniuga perfettamente con i 5 core values del BMW Group:
Responsibility, Appreciation, Transparency, Trust, Openness”.
Il progetto si è articolato su due canali paralleli,
con l’obiettivo di introdurre nuove forme di lavoro flessibile e di
migliorare la produttività e il bilanciamento tra vita lavorativa e
privata.
Iniziato ad ottobre 2016 con il coinvolgimento di un primo
gruppo pilota di 10 collaboratori, è stato poi esteso ad ulteriori
11 dipendenti a partire dal mese di febbraio 2017 (Fase 1). A maggio
del corrente anno è stato allargato ad altri 20 collaboratori (Fase 2).
La fase pilota, riservata a dipendenti assunti a tempo
indeterminato, è stata strutturata come segue:
- adesione su base volontaria;
-
formalizzazione dell'adesione al progetto mediante
sottoscrizione di accordi individuali
revocabili da entrambe le parti (previa partecipazione ad apposite sessioni di formazione erogate a tutti gli smart worker e manager); - cadenza di 1 giorno alla settimana flessibile (recuperabile ove non usufruito);
- flessibilità dell'orario di lavoro (con reperibilità nelle fasce orarie stabilite con il proprio responsabile);
- scelta del luogo di lavoro a cura del dipendente (anche all’estero) purché nel rispetto delle normative e procedure aziendali su salute / sicurezza / privacy / smart work;
- riconoscimento dei buoni pasto.
La selezione degli smart worker per la fase pilota è stata
fatta dai manager unitamente alla Direzione HR, tenendo in
considerazione criteri organizzativi e oggettivi (quali, ad esempio
la disponibilità da parte del dipendente, la distanza dal posto di
lavoro, la situazione familiare).
Ad oggi (maggio 2017) nel progetto sono coinvolte 56 persone
tra
collaboratori, manager e dirigenti (che già possono lavorare da
casa e/o da qualunque altro luogo).
Agli smart worker sono stati forniti Laptop, IPhone, SecureID,
Hotspot, Skype, Web Conferences, Mobile App; contestualmente sono
stati adeguati alcuni dei sistemi IT HR.
Il progetto include anche un monitoraggio periodico su:
- tasso di partecipazione al progetto;
- frequenza e numero di giornate effettuate (in media 1 giorno alla settimana flessibile per ogni smart worker / orario flessibile / giornate recuperabili se non usufruite);
- altri KPI quali, ad esempio: raggiungimento obiettivi, utilizzo tecnologie, riduzione costi commuting (carburante, km, pedaggi, biglietti treno / metro), supporto da parte dei colleghi e dei responsabili, luoghi in cui è stato svolto lo smart working, grado di soddisfazione.
I benefici ottenuti sono stati molto positivi:
- tasso di partecipazione al progetto: 100%;
- overall satisfaction smart worker: 100%;
- overall satisfaction manager: 100%;
- altri benefici: aumento della produttività, maggiore flessibilità nella gestione degli orari per dedicare più tempo a se stessi / famiglia / tempo libero con conseguente miglioramento del bilanciamento tra vita lavorativa e privata, riduzione costi per commuting / viaggi “casa-lavoro”, riduzione inquinamento / traffico, maggiore responsabilità e autonomia, engagement, innovazione / digitalizzazione.
“Se dovessimo sintetizzare gli elementi chiave del progetto – ha
concluso Marco Bergossi – dovremmo parlare di flessibilità nella
gestione dei luoghi e degli orari di lavoro, di produttività, lavoro
per obiettivi, work life balance, di maggiore responsabilità,
fiducia e senso di appartenenza all’Azienda”.
Il BMW Group
Con i suoi tre marchi BMW, MINI,
Rolls-Royce e BMW Motorrad, il BMW Group è il costruttore leader
mondiale di auto e moto premium e offre anche servizi finanziari e di
mobilità premium. Come azienda globale, il BMW Group gestisce 31
stabilimenti di produzione e montaggio in 14 paesi ed ha una rete di
vendita globale in oltre 140 paesi.
Nel 2016, il BMW Group ha venduto circa 2.367 milioni di
automobili e 145.000 motocicli nel mondo. L’utile al lordo delle
imposte è stato di 9,67 miliardi di Euro con ricavi pari a circa 94,16
miliardi di euro. Al 31 dicembre 2016, il BMW Group contava 124.729 dipendenti.
Il successo del BMW Group si fonda da sempre su una visione sul
lungo periodo e su un’azione responsabile. Perciò, come parte
integrante della propria strategia, l’azienda ha istituito la
sostenibilità ecologica e sociale in tutta la catena di valore, la
responsabilità globale del prodotto e un chiaro impegno a preservare
le risorse.
www.bmwgroup.com
Facebook:
http://www.facebook.com/BMWGroup
Twitter:
http://twitter.com/BMWGroup
YouTube:
http://www.youtube.com/BMWGroupview
Google+:http://googleplus.bmwgroup.com
BMW Group