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Don’t Need A title. MINI, inspired by origins
Thu Apr 12 19:00:00 CEST 2018 Comunicati Stampa
La mostra “Don’t Need A title. MINI, inspired by origins” racconta la storia di una delle più importanti icone dell’automobilismo, attraverso un viaggio esperienziale tra passato, presente e futuro del Brand
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Cristiana Raffaella Lattuada
BMW Group
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La mostra “Don’t Need A title. MINI, inspired by origins” racconta la storia di una delle più importanti icone dell’automobilismo, attraverso un viaggio esperienziale tra passato, presente e futuro del Brand.
In scena dal 13 aprile al 27 maggio 2018, alla Triennale di Milano,
partner istituzionale di MINI dal 2014.
San Donato Milanese. Quando la prima Mini classica
andò sul mercato nel 1959, nessuno avrebbe mai immaginato che il
concetto di una piccola auto rivoluzionaria si sarebbe trasformato in
una delle più impressionanti storie di successo del settore
automobilistico per quasi sessanta anni. La Mini ha, infatti, cambiato
il mondo delle auto, del design e il senso stesso della mobilità
urbana rendendola contemporanea.
La mostra “Don’t Need A
title. MINI, inspired by origins”, in scena dal 13 aprile
al 27 maggio alla Triennale di Milano, narra la
storia di un’icona dell’automobilismo e lo fa grazie a un percorso
esperienziale attraverso il passato, il presente e il futuro del
Brand.
Un viaggio alla scoperta del Brand e del suo DNA. Ed ecco
perché non serve un titolo: basta il nome MINI per capire le origini
di un mito.
La mostra, una vera e propria première in
Europa, è gratuita e aperta al pubblico e a tutti i visitatori,
curiosi e appassionati del Brand.
Per la prima volta in Italia e
in esclusiva per la mostra, sarà presente la MINI Vision
Next100 Concept, il contributo del brand alle celebrazioni
dei 100 anni del BMW Group, che offre una visione del concetto di
mobilità del futuro.
“Don’t Need A title. MINI, inspired by origins” vuole
essere un omaggio alla storia di una vera e propria icona, un racconto
che parte dalle origini, dalle radici più profonde che caratterizzano
il DNA di MINI e si snoda tra passato, presente e futuro in un
percorso esperienziale fatto di successi, traguardi e obiettivi futuri.
Il percorso della mostra si snoda attraverso quattro stanze, ciascuna dedicata a uno o più valori che compongono il codice genetico di MINI.
- SKY ABOVE mette in evidenza il rapporto tra MINI e le esigenze urbane con le sue soluzioni salvaspazio. Fin dal suo esordio, infatti, la Mini ha accettato la sfida di risolvere i problemi della mobilità con intelligenza e creatività.
- ISSIGONIS’ RHAPSODY pone MINI in un contesto di design più ampio, esplicitando le sue esplorazioni creative e offre un tributo ad Alec Issigonis, il designer che l’ha progettata.
- MIRRORS & STARS rispecchia la sua attitudine ad essere un’icona e ad essere stata scelta nei decenni da personalità esse stesse iconiche.
- IN THE MAKING racconta la passione delle persone dietro la nascita di ciascuna MINI e la possibilità per ognuno di crearsi la propria.
Il DNA di MINI: i 5 principi cardine
Ben 59 anni
dopo il lancio della Mini classica, i principi distintivi del marchio,
in termini di uso intelligente dello spazio e del suo tipico go-kart
feeling, non hanno perso nulla del proprio fascino. Design autentico,
stile unico e tipico divertimento di guida sono caratteristiche di
qualità senza tempo che conferiscono alla MINI un appeal di lunga
durata.
Il DNA di MINI ha una formula speciale: si poggia su
principi cardine attorno ai quali il Brand britannico ha costruito la
propria identità, la propria iconicità e la propria forza.
Inventive Spirit è lo spirito dei pionieri come Sir
Alec Issigonis e John Cooper, che con le loro intuizioni hanno sfidato
senza sosta il presente per anticipare il futuro.
Iconic Design è il design senza tempo che
reinterpreta lo spirito di ogni epoca conservando un carattere
autentico. Un immediato, iconico real-world design che cambia, rivela
e pone nuove sfide.
Creative Use of Space. Superare i limiti e le
aspettative. MINI è sempre alla ricerca di soluzioni creative e
funzionali per massimizzare il potenziale dello spazio e delle risorse.
Go-kart Feeling. Andare sempre alla ricerca di
esperienze uniche, emozionanti, quasi viscerali, e soprattutto
autentiche. Il vero e sano divertimento come ragione principale.
Minimal Footprint. MINI ricerca risposte alle
complesse sfide del nostro tempo, sviluppando una forte coscienza e un
equilibrio tra innovazione e sostenibilità.
MINI e Triennale
Con l’occasione, MINI conferma
il proprio legame con la Triennale, come partner istituzionale per
tutto l’anno 2018.
La Triennale di Milano, l’istituzione italiana
per l’architettura, le arti decorative e visive, il design, la moda e
il teatro, si distingue per essere un vero e proprio centro di
produzione culturale che organizza convegni, spettacoli, esposizioni
itineranti e mostre, e che propone un ricco palinsesto all’interno del
quale si colloca anche la presenza di MINI.
Quella tra MINI e la
Triennale di Milano è una partnership che si arricchisce di valori
profondi: una sinergia tra due mondi capace di diventare una vera e
propria comunione di linguaggi e creatività.
Dalla Mini classica ad oggi. Un Heritage di valore e di
valori.
Quando si parla di MINI non si può non pensare a
due personalità che hanno senza dubbio segnato il suo successo: Alec
Issigonis e John Cooper, al primo va il merito di aver sapientemente
disegnato una vettura che ha rivoluzionato il mercato
automobilistico degli ultimi 60 anni, al secondo di aver riconosciuto
il vasto talento sportivo e le grandi potenzialità della piccola
vettura compatta.
Con il suo inconfondibile design e il puro divertimento di
guida, il primo esempio della Mini classica innescò una rivoluzione
nel mercato automobilistico con la sua apparizione nel 1959.
Il
concept del designer Alec Issigonis era semplice e geniale: tanto
spazio interno combinato a dimensioni esterne ridotte, quattro posti,
handling di guida perfetto, bassi consumi e un prezzo ragionevole.
La scoperta del talento sportivo racchiuso in quella minuscola
scocca fu merito di un’altra figura chiave nella storia del marchio.
John Cooper, amico e socio in affari di Issigonis e vincitore di due
titoli mondiali per costruttori di Formula Uno, non tardò a
individuare il potenziale dinamico della vettura con il lancio, nel
1961, della prima Mini Cooper.
Da 59 anni il nome Cooper
identifica ciò che MINI è in grado di offrire quando si tratta di
divertimento di guida. Per la Cooper non si è mai trattato di una
questione di cavalli, come dimostra clamorosamente il confronto tra la
Mini classica e le sue eredi. La chiave sta nel fondamentale principio
di un uso creativo dello spazio, unito all’inimitabile go-kart
feeling, che fa da trait d’union per le generazioni della mitica auto
di piccole dimensioni.
Il concentrato di idee presente in questa piccola vettura è a
tutt’oggi sorprendente. Il risultato, la famosa maneggevolezza della
Mini classica, spiega perché la vettura continua a godere
dell’apprezzamento di una comunità di fan così affezionata.
Nel
1962, a soli 3 anni dal lancio sul mercato, la produzione di Mini
superava i 200.000 veicoli all’anno. Scelta come auto preferita in
città anche da personaggi del calibro di Peter Seller, The Beatles,
Brigitte Bardot, Clint Eastwood, Lord Snowdon, Twiggy, giusto per
citarne alcuni, la Mini diventò il simbolo di un’intera generazione.
Negli anni successivi la Mini si affermò come una vera e propria
icona, un marchio con una tradizione unica, un fascino irresistibile a
qualsiasi età.
Dall’acquisizione del marchio da parte del BMW Group, MINI è
diventato un pilastro fondamentale del Gruppo e ha potuto continuare a
vivere e tornare a scrivere la propria storia.
La nuova MINI
doveva creare un marchio premium con un carisma incontrastato e
qualità di prodotto eccellenti nel segmento delle compatte,
rispettando la sua storia ma nel contempo incontrare le esigenze dei
nuovi clienti. Nel 2001 il marchio venne rilanciato con successo
grazie al posizionamento come marchio premium globale e una chiara
attenzione sul suo nuovo target di riferimento. Il rilancio si basò
sull’eccellente qualità di prodotto abbinata ad un design moderno che
la posizionò subito come nuova icona. E nel 2004 era già tornata a
essere, dopo tanti anni, un fenomeno di successo, accolta da
entusiasmo e affetto dai suoi appassionati.
Da sempre MINI non è
solo una semplice vettura, ma è diventata espressione di uno stile di
vita estroverso e spontaneo, fedele nei confronti del vero cuore del
marchio britannico.
Il BMW Group
Con i suoi quattro marchi BMW,
MINI, Rolls-Royce e BMW Motorrad, il BMW Group è il costruttore leader
mondiale di auto e moto premium e offre anche servizi finanziari e di
mobilità premium. Come azienda globale, il BMW Group gestisce 30
stabilimenti di produzione e montaggio in 14 paesi ed ha una rete di
vendita globale in oltre 140 paesi.
Nel 2017, il BMW Group ha venduto oltre 2.463.500 automobili e
più di 164.000 motocicli nel mondo. L’utile al lordo delle imposte
nell’esercizio finanziario 2017 è stato di circa 10,655 miliardi di
Euro con ricavi pari a circa 98,678 miliardi di euro. Al 31 dicembre
2017, il BMW Group contava 129.932 dipendenti.
Il successo del BMW Group si fonda da sempre su una visione sul
lungo periodo e su un’azione responsabile. Perciò, come parte
integrante della propria strategia, l’azienda ha istituito la
sostenibilità ecologica e sociale in tutta la catena di valore, la
responsabilità globale del prodotto e un chiaro impegno a preservare
le risorse.
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