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BMW X coupé

Presentato al Salone di Detroit il prototipo BMW X coupé. Chi pensava che il mondo dell'auto si sarebbe sempre suddiviso in rigide categorie dovrà prepararsi a compiere una svolta culturale.

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Alessandro Toffanin
BMW Group

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Autore.

Alessandro Toffanin
BMW Group

BMW ha preparato una sensazionale sorpresa al North American International Auto
Show di Detroit di quest'anno. Per la prima volta la Casa di Monaco presenta al
pubblico mondiale il suo recentissimo studio BMW X coupé. Chi pensava che il
mondo dell'auto si sarebbe sempre suddiviso in rigide categorie dovrà
prepararsi a compiere una svolta culturale. Questa coupé, incondizionatamente
orientata al guidatore, non ha soltanto un design totalmente innovativo, ma
rappresenta anche l'incarnazione di una visione.

La carica energetica della tensione

L'impressionante automobile con la pelle esterna in alluminio di colore argento
Highland segnala al primo contatto visivo che BMW apre un nuovo capitolo del
design automobilistico. L'estetica della X coupé si distingue vistosamente dai
canoni stilistici tradizionali della Marca e rappresenta lo sviluppo coerente
del design BMW. Infatti, i designer hanno messo a nudo quella carica di energia
che è una delle radici del successo della Marca bavarese: l'energia sprigionata
dalla perfezione e dall'emozione. Essa rappresenta il punto di partenza di un
linguaggio formale innovativo che esprime il carattere della X coupé,
un'automobile sportiva high-tech e high emotion. In aggiunta ai due progetti
Z9, che presentano i concetti stilistici dedicati ad automobili orientate al
comfort, BMW traccia ora una nuova direzione nel design per i segmenti sportivi
che privilegiano l'orientamento all'avventura.

La X coupé si introduce volutamente con impeto negli orientamenti consolidati
della tradizione automobilistica. Non esita a discutere presunte contraddizioni
e ad affrontare alcuni tabù della costruzione auto, secondo i quali non
troverebbero spazio negli schemi tradizionali una coupé in versione off-road,
una coupé con motore diesel, le asimmetrie tra l'esterno e l'interno, le
superfici ruotate oppure capaci di cambiare la propria forma nonché molte altre
cose. La X coupé esce dai canoni usuali del design automobilistico, così come
preferisce uscire dal mondo asfaltato e muoversi su terreni diversi, appunto
off-road.

Coupé ed X non è un contrasto

Se è vero che una coupé è un'automobile chiusa con carrozzeria a carattere
sportivo, è invece un pregiudizio pensare che sia fatta esclusivamente per
l'impiego su strada. In passato i mondi delle coupé e delle off-road erano
inconciliabili; per i designer BMW è stata una particolare sfida smentire
questo preconcetto. Una coupé, espressione per antonomasia del piacere di
guidare sportivo, è da sempre destinata alla guida sportiva su strada. Come le
attività sportive che oggi pratichiamo, che non sono più confinate alle
palestre ed ai campi sportivi, anche l'uso di una macchina sportiva non è più
limitato esclusivamente alla strada.

La X coupé è l'attrezzo sportivo outdoor tra le coupé. Il suo concetto ed ogni
dettaglio si ispirano ad attività sportive come il mountain biking, il carving
e il wake boarding. È portatrice di un'avanzatissima tecnologia per l'impiego
sportivo su ogni tipo di fondo, un modo per fuggire la quotidianità. È pronta
ad affrontare ciò che, al di là della quotidianità, attende il guidatore e la
macchina. L'attrezzo sportivo ostenta naturalmente le sue qualità attraverso un
design ricercato ricco di dettagli che ne sottolineano la funzionalità.

Linguaggio formale innovativo basato sulla tradizione

Colpisce subito l'esterno della X coupé. È un impatto sorprendente per
l'osservatore, perché l'estetica è molto diversa dai canoni stilistici BMW.
Eppure (guardando attentamente) si nota che lo studio trae origine dalla
migliore tradizione BMW che qui trova una sua continuazione. Infatti, la Marca
bianco-blu ha da sempre creato automobili e motociclette sportive, perfezionate
e mature.

Il loro potenziale globale, la funzionalità matura e la qualità sofisticata
sono espressione della precisione con cui gli ingegneri BMW affrontano il
progetto e la costruzione di una BMW. Nascono così macchine di alta perfezione
e precisione che funzionano secondo principi logici. Sono oggetti che generano
emozioni, sculture create dall'uomo e riprodotte dalle macchine. Queste
sculture sono cariche di sentimenti ed espressività. Guidare queste macchine
significa scaricare un notevole potenziale emotivo.

L'energia (e dunque la tensione) dovuta all'interazione tra emozione e
funzione, tra scultura e macchina, è un'energia creativa, sfidante. È lo spazio
dove i designer trovano, interpretano e plasmano i margini operativi che sono
un bacino di energie e forze intrinseche. Il risultato concreto è un elemento
innovativo del design BMW che incarna la dinamica di questa area di tensione.
Il suo nome rende giustizia al suo alto contenuto energetico: flame surfacing.

Flame surfacing: la nuova libertà "superficiale"

Flame surfacing è un nuovo linguaggio formale del design automo-bilistico. Le
superfici così progettate ricordano, non solo visiva-mente, le fiamme cariche
di energia e vigore come ad esempio del gas soffiato e bruciato ad alta
pressione. L'idea del sistema va però ben oltre. Riprende il contrasto carico
di tensioni tra la scarica, incalcolabile e spontanea, dell'energia del fuoco e
il controllo razionale di questo elemento da parte dell'uomo, dandogli una
forma.

Sulla X coupé il flame surfacing è riconoscibile molto chiaramente in molti
particolari esterni. Dà alle superfici della carrozzeria la libertà di
"ruotare" su sé stesse, creando a questo modo un'alta tensione ottica. Questa
tensione rimane tuttavia sempre controllata e la sua energia si trasmette
all'intera estetica senza mai fare nascere dei dubbi sull'armonia della
macchina. La linea circonferenziale al di sopra dei passaruota anteriori, ad
esempio, inizia con una curvatura organica convessa. Prosegue lungo la
superficie delle porte, inizialmente ancora bombata, ruotando poi però su se
stessa per terminare in una superficie concava. Contemporaneamente la linea
circonferenziale si abbassa dinamicamente lungo questa traiettoria dinamica
che, risalendo al passaggio tra porta e passaruota posteriore, ha un raggio
diverso. Il suo sviluppo cambia nuovamente direzione e nel prosieguo fino alla
coda alta della macchina si trasforma in superficie convessa che termina nelle
rotondità laterali del modulo posteriore.

La dinamica di una sinfonia classica

Pur avendo uno sviluppo abbastanza movimentato, la linea circonferenziale,
elemento caratteristico dell'intera estetica, non è mai disarmonica. La luce
riflessa dalle superfici (criterio fondamentale per ogni designer di
automobili) ricorda l'oscillogramma di una sinfonia di musica classica: adagio
e staccato in un alternarsi dinamico, che catturano tanto l'ascoltatore della
musica classica quanto l'osservatore della X coupé.

Vi sono inoltre innumerevoli altre flame surfaces realizzate in dettagli più o
meno grandi della X coupé, ad esempio nei brancardi; tutti i particolari
contribuiscono a perfezionare le linee e le superfici. Ma l'armonia così
espressa non è mai fine a sé stessa, e tantomeno uno scopo dominante. Anzi, le
flame surfaces e la loro tensione naturale esaltano il particolare carattere
dell'intera automobile, come la tensione di un arco prima che scocchi la
freccia, la tensione raccolta dell'animale predatore che sta per lanciarsi
verso la preda.

Il nuovo linguaggio formale della X coupé trasmette anche i classici stilemi
del design BMW. Li reinterpreta con il suo peculiare carattere: l'alluminio
forato conferisce leggerezza sportiva alla mascherina a "doppio scudetto" e i
voluminosi doppi fari sottolineano lo sguardo attento e attivo della macchina.
La leggendaria linea a gomito del terzo montante completa armoniosamente il
nuovo linguaggio formale della carrozzeria.

Asimmetria inconsueta però intuitiva

La tensione che ha portato a progettare la X coupé e, con essa, il flame
surfacing, non è tuttavia soltanto un nuovo linguaggio formale. Ha dato ai
designer anche lo spunto, e il coraggio, di lanciare un'altra innovazione che
esprime questa tensione: l'asimmetria in un mondo del design automobilistico
altrimenti rigorosamente simmetrico. Solo un esame attento della X coupé svela
che i due gruppi ottici posteriori non sono simmetrici. Le delimitazioni
interne denotano una linea ascensionale verso sinistra, parallela tra i due
gruppi, dove quella del gruppo sinistro prosegue senza soluzione di continuità
attraverso tutta la parte posteriore della macchina.

Però prima di afferrare questo fenomeno estetico si avrà già preso atto
inconsapevolmente di un altro particolare fuori dal comune: a destra la X coupé
non ha il terzo montante. In linea con il linguaggio scelto, il finestrino
laterale destro prosegue senza soluzione di continuità nel lunotto. Dopo aver
aperto il bagagliaio si nota ancora più chiaramente l'asimmetria. Il cofano del
baule è apribile insieme al passaruota e permette così di accedere facilmente
al sedile posteriore e al vano bagagli. Si sale e si scende, si carica e si
scarica il baule dunque con estrema facilità sul lato del marciapiede.

L'armonia della natura non è simmetrica

La soluzione non è soltanto pratica ma anche di bellezza naturale. Il
sentimento umano di armonia privilegia le asimmetrie discrete preferendole alle
forme simmetriche di rigore matematico. Un completo classico da uomo è
armonioso all'occhio umano, pur non essendo simmetrico. Infatti, di solito ha
un unico taschino, e un'abbottonatura si sovrappone all'altra. Anche il volto
umano non ha due metà identiche. Chi volesse fare il ritratto di una persona
con due metà speculari, percepirebbe la persona intuitivamente come non
naturale e priva di armonia.

Un cockpit da pole position per ogni viaggio

Gli elementi esterni della X coupé trovano una coerente continuazione anche
all'interno. La X coupé è una "driver's car" purosangue che offre al guidatore
l'ambiente e il livello di allestimento che egli si attende. Subito dopo essere
saliti si nota l'inusuale posizione di guida che trasmette la certezza di
essere ai comandi di un attrezzo sportivo highend. I sedili sfruttano i benefit
di ambedue i mondi, quello delle vetture off-road e quello delle coupé. La
posizione seduta, infatti, unisce la "command position" delle fuoristrada con
la posizione relativamente "distesa" nelle macchine sportive. Il risultato è
un'esperienza completamente nuova con un'eccellente visibilità abbinata ad una
posizione sportiva. Guidatori di statura particolarmente alta o bassa non
devono rinunciare alla posizione ottimale, grazie alla pedaliera regolabile.

I sedili avvolgenti sportivi della X coupé trasmettono una straor-dinaria
tenuta laterale, sia a livello dorsale che femorale. Il profilo laterale dei
sedili è stato molto abbassato a livello del bacino per facilitare la salita e
discesa da questa posizione alta, dovuta anche alla grande luce da terra della
vettura.

Orientamento incondizionato al guidatore

La X coupé è in verità una 1+3, e non una classica 2+2. Tutti gli elementi sono
coerentemente orientati al guidatore, il cui spazio di azione è nettamente
distinto dal posto del passeggero. Ciò non corrisponde soltanto al concetto di
questa macchina, ma rispecchia anche la sua filosofia creativa: un equilibrio
dei contrasti pieno di tensione. La console centrale funge da limite del posto
guida. Tutti gli strumenti rispettano rigorosamente il concetto di ergonomia
sportiva, per cui possono essere letti ed interpretati con estrema facilità in
ogni momento. Alcune delle informazioni visualizzate sono interessanti solo per
il guidatore; ecco perché questi strumenti sono visibili solo per lui, ad
esempio il termometro dell'acqua e il livello carburante disposti nella porta
sinistra.

Abitabilità sportiva e accogliente

Il disegno dell'interno ha avuto la stessa valenza come la progettazione degli
esterni. Anche nell'abitacolo i designer hanno coerentemente realizzato
l'orientamento al pilota, che vede prevalentemente l'interno della sua
macchina. L'arredo esala leggerezza sportiva, dovuta anche al disegno aperto di
molti elementi. Un'intercapedine tra il cruscotto e il vano motore fa, ad
esempio, entrare la luce diurna fino nella vaschetta piedi.

Il flame surfacing caratterizza anche la configurazione dell'abitacolo. Le
superfici esprimono una tensione vivace attraverso le forme organiche
armoniosamente variate. Queste forme variano lungo le facce interne delle porte
e la plancia, come all'esterno, tra un profilo concavo e convesso. Il flame
surfacing è particolarmente espressivo in numerosi dettagli, tra cui le
maniglie porta, le levette e i comandi in alluminio massiccio, che esprimono in
maniera impressionantei contenuti concreti di questo innovativo linguaggio
formale. L'accostamento tra superfici slanciate e spigoli nei comandi
sottolinea la loro funzionalità. È sufficiente toccarli con mano per
convincersi di avere perfettamente sotto controllo queste funzioni.

Superfici flessibili per guardare dietro le quinte

Uno dei comandi è essenziale per un altro highlight inusuale nell'abitacolo. Se
si ribalta la leva inferiore nella console centrale, cambia la forma a bocca
della superficie flessibile in neoprene della plancia, facendo intravedere il
monitor del sistema di comando. Il flame surfacing esprime una nuova qualità,
perché sottolinea la tensione intrinseca delle superfici e quello che esse
"scoprono".

Comandi intuitivi e navigazione off-road

Con la mano destra, che poggia su una base ergonomicamente perfetta e comanda
il controller della console centrale, il guidatore decide quello che il monitor
visualizza. Questo comando gli permette di selezionare rapidamente, girando e
premendo, tutte quelle funzioni non accessibili con i comandi tridimensionali.
Questa avangardistica formula di comando intuitivo, già presentata da BMW sulle
concept car Z9 gran turismo e sulla Z9 Cabrio, è stata configurata per le
specifiche esigenze della X coupé. Ciò vale in particolare modo per il sistema
di navigazione che per una off-road purosangue conosce ovviamente anche i
percorsi al di là dei nastri asfaltati.

La tensione dei materiali: nascondere, accennare, mostrare

Come la superficie flessibile che si apre a richiesta nella plancia aprendo lo
sguardo sul monitor dietro le quinte degli interni, anche gli altri materiali
impiegati partecipano a questo alternarsi tra nas-condere, accennare e
mostrare. Come il cruscotto al quale serve da base, la console centrale,
realizzata in una struttura aperta in tubolare di alluminio, è in gran parte
rivestita con neoprene colore argento. Il materiale tecnologico e la sua
estetica "fredda" esprimono il carattere dell'attrezzo sportivo. In parte si
intravede (in parte si intuisce soltanto) lo scheletrato in profili di
alluminio di colore argento onice.

Anche i sedili a guscio non nascondono nei punti caratteristici il robusto
telaio in alluminio, in parte rivestito di neoprene, prevalentemente però in
pelle grigia vulcano di vitello. Le pronunciate cuciture a vista e le
applicazioni servono a plasmare il profilo dell'imbottitura. La pelle morbida
con verso chiaro è un entusiasmante contrasto con il neoprene e i comandi in
alluminio massiccio. Ecco dove riaffiorano non solo il concetto dell'equilibrio
dei contrasti, ma anche lo spirito delle attività sportive outdoor che
privilegiano materiali tecnologici altamente funzionali. Gli interni sono un
accostamento perfetto tra elementi modulari realizzati in materiali molto
diversi tra di loro.

La scelta cromatica per gli interni sottolinea il carattere sportivo della
macchina. Infatti, la valuta leggera disarmonia nella composizione dei colori
sottolinea la tensione espressa dall'energia raccolta nella X coupé. Come gli
elementi asimmetrici degli esterni, anche le dissonanze cromatiche all'interno
sono più piacevoli per l'occhio umano di un'armonia cromatica matematicamente
precisa.

Il cielo chiaro all'interno della macchina apre l'ambiente. È incorniciato dal
neoprene in verde attivo che prevale fino alla linea perimetrale e nel cockpit.
Si alterna con il neoprene in grigio argento, sottolineando le forme fluttuanti
attraverso i contrasti così generati. Nelle zone inferiori, nei sedili e nei
pannelli inferiori delle porte regna il caldo della pelle grigio vulcano di
vitello. Il pavimento è coperto da una moquette di colore grigio granito. Nei
punti nevralgici sono inseriti degli zerbini che sottolineanoil collegamento
tra design e funzionalità della X coupé.

Diesel sportivo in un innovativo posto di lavoro

Lo studio coupé in ordine di marcia è equipaggiato della meccanica a trazione
integrale per fuoristrada della X5. Sotto il lungo cofano monopezzo lavora il
noto motore diesel a 6 cilindri di 3,0 litri con iniezione diretta common rail.
135 kW (184 CV) spingono la X coupé in teoria fino ad oltre 200 km/h di
velocità massima. La coppia motrice del propulsore è stata aumentata a 450 Nm,
una generosa riserva di potenza per la coupé off-road per superare anche le
grandi distanze sui fondi asfaltati.

La potenza è scaricata attraverso una trasmissione automatica a 5 rapporti con
Steptronic. I programmi di cambiata sono particolarmente sportivi e assicurano
la conversione immediata della potenza in piacere di guida. Chi preferisce le
cambiate manuali può comandare lo Steptronic sportivamente con i paddles al
piantone dello sterzo.
In quanto membro della famiglia X anche la X coupé è naturalmente equipaggiata
di tutti i sistemi elettronici, tra cui il freno automatico sul differenziale
ADB-X, il controllo dinamico dell'assetto DSC e il controllo di discesa HDC. In
campo gestibilità fuoristrada e luce da terrà non ha naturalmente nulla da
invidiare alla consorella maggiore X5.

Vestito su misura di taglio sportivo

La carrozzeria della X coupé è costruita completamente in allu-minio. È lunga
4,58 metri e larga 1,87 metri. La macchina vuota ha un'altezza di 1,48 metri;
rientra così nelle classiche misure coupé malgrado la meccanica da off-road. I
poderosi cerchi da 20 pollici con pneumatici di misura differenziata sui due
assi (davanti 255/50, dietro 285/45) sottolineano l'estetica superiore della X
coupé. La macchina ha un passo di 2,82 metri.

Gli pneumatici runflat rendono superflua la ruota di scorta

La stabilità nelle corse veloci on-road è migliorata dallo spoiler posteriore
sotto il pianale che esce automaticamente dalla sua sede a partire dai 100 km/h
aumentando la deportanza della macchina.
L'illuminotecnica applicata alla X coupé sottolinea la funzionalità della
vettura attraverso tecnologie innovative che definiscono anche nuovi parametri
di riferimento in materia di sicurezza attiva. Infatti, i proiettori della X
coupé sono regolabili in senso orizzontale ed assicurano un'illuminazione
ottimale della carreggiata nelle curve. Il movimento orizzontale dei fari in
curva è comandato dall'angolo di sterzata e, sulle strade asfaltate, anche dai
dati elaborati dal sistema di navigazione che riconosce la traiettoria già
prima che la vettura entri concretamente in curva.

Anche i gruppi ottici posteriori a doppi fari protetti da una palpebra
trasparente contengono un'altra innovazione illuminotecnica. Le luci di stop
infatti segnalano alla macchina che segue l'intensità di frenata della X coupé.
Un sensore capta la decelerazione effettiva della coupé e attiva superfici
luminose di dimensioni differenziate. In caso di frenata lieve si accende
soltanto un anello luminoso, mentre in caso di frenata d'emergenza è accesa
l'intera superficie delle luci di stop.

La X coupé - un passo sportivo verso il futuro

La BMW X coupé è un'automobile che compie un importante passo verso il futuro
sotto diversi punti di vista. Innanzitutto segue la strategia della Marca di
individuare nuove nicchie promettenti. Amplia inoltre la gamma del design BMW,
aggiungendovi un nuovo ed affascinante linguaggio formale che rappresenta un
collegamento diretto e coerente tra la tradizione e il futuro. Il guidatore
della X coupé privilegia un aspetto innanzitutto: vuole avere in ogni
situazione una macchina divertente, espressione della grande passione dei
designer e dell'entusiasmo degli ingegneri BMW.

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