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Intervento e slides del Dr. Friedrich Eichiner, Membro del Consiglio di Amministrazione di BMW AG per le Finanze, Conferenza Stampa Annuale di Bilancio 2011

Intervento e slides del Dr. Friedrich Eichiner, Conferenza Stampa Annuale di Bilancio 2011

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Contatto stampa.

Roberto Olivi
BMW Group

Tel: +39-02-51610-294

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Autore.

Roberto Olivi
BMW Group

- fa fede la parola parlata -

 

Signore e signori,

 

Anch’io vorrei dare a tutti il benvenuto.

 

I nostri risultati per il 2010 dimostrano chiaramente la redditività e la solidità finanziaria del BMW Group. Questa performance sottolinea l’efficacia della nostra strategia e dimostra che l’enfasi posta sul “premium” rappresenta l’approccio giusto.

 

Questi due fattori di successo – una chiara strategia e il nostro modello di impresa orientata al “premium” – hanno dato al BMW Group gli strumenti necessari per ottenere risultati eccezionali. Allo stesso tempo, siamo stati in grado di rafforzare la nostra posizione competitiva.

 

Abbiamo realizzato miglioramenti in termini di costi strutturali e di processi e abbiamo dato impulso alla nostra efficienza a lungo termine. Di conseguenza, siamo più vicini agli obiettivi che avevamo stabilito per il 2012.

 

La nostra strategia ed il nostro collaudato modello di impresa creano le basi per il successo futuro: i passi già intrapresi apriranno prospettive attraenti per le nostre attività nei prossimi anni.

 

Ora, vorrei passare ai numeri. Mi vorrei soffermare su alcune cifre chiave; troverete tutti i dettagli nel rapporto annuale.

 

Con un fatturato record di 60,5 miliardi di euro, il BMW Group è stato in grado di conseguire un guadagno lordo, senza precedenti, di 4,8 miliardi di euro.

Il ritorno dalle vendite, basato sul profitto lordo, è stato dell’8%.

Un buon quarto trimestre ha giocato un ruolo importante in questo risultato. Abbiamo generato importanti fatturati trimestrali per 16,75 miliardi di euro e guadagni lordi di Gruppo appena al di sotto di 1,7 miliardi di euro.

La Divisione Auto ha fatto registrare nel 2010 un fatturato di 54 miliardi di euro. Il risultato operativo per la Divisione è stato di 4,36 miliardi di euro per l’intero anno.

Il nostro margine EBIT è stato esattamente dell’8%, il che dimostra che il nostro obiettivo dell’8/10% è a portata di mano. Il nostro RoCE del 40,2% è stato notevolmente superiore rispetto all’obiettivo di almeno il 26%.

 

La Divisione Automobili ha concluso il quarto trimestre in maniera molto positiva: il fatturato ha totalizzato 15,6 miliardi di euro, con un profitto prima del risultato finanziario di quasi 1,6 miliardi di euro ed un margine EBIT del 10%.

 

Il miglioramento nei guadagni è stato favorito anche dalle condizioni economiche e dalla crescita dinamica in molti mercati automobilistici.

 

I nuovi modelli hanno generato una forte domanda nel 2010. Il nostro mix di modelli di alto valore ed il loro buon posizionamento in termini di prezzo hanno avuto un impatto positivo sul fatturato e sui guadagni. Siamo stati in grado di aumentare in maniera sostanziale il nostro fatturato medio per veicolo.

 

Grazie ai nostri nuovi modelli, è stato possibile ridurre gli sconti alla vendita che avevamo applicato durante la crisi finanziaria: infatti, siamo riusciti a riguadagnare circa due punti percentuali del prezzo potenziale che avevamo perduto l’anno precedente. Ciò equivale ad un EBIT di circa 1,1 miliardi di euro sul fatturato relativo alle automobili ammontante a più di 54 miliardi di euro. Continuiamo a lavorare sul miglioramento dei nostri prezzi sulle transazioni.

 

Il progresso che abbiamo fatto riducendo i costi ha anche rafforzato le entrate: per quanto riguarda i costi variabili, abbiamo potuto ridurre il costo dei materiali. I nostri approvvigionamenti hanno tratto beneficio da sinergie inerenti l’utilizzo di componenti modulari. Tuttavia, queste misure non hanno intaccato la qualità dei nostri veicoli, che, per un’azienda di auto premium, è fattore di cruciale importanza. Abbiamo attuato significative riduzioni dei costi e miglioramenti dell’efficienza nei processi di sviluppo e di acquisto, come previsto nella nostra Strategia Number ONE.

 

Ci aspettiamo di poter ridurre i costi di produzione per i nostri nuovi modelli anche in futuro.

Stiamo uscendo da una fase di elevata volatilità e di rischi significativi. Per questo motivo, ancora una volta abbiamo attuato nel 2010 un approccio globale alla gestione dei rischi. Eravamo correttamente assicurati contro i prezzi delle materie prime e le fluttuazioni valutarie per limitare un futuro impatto negativo sui guadagni.

 

Complessivamente, nel 2010 eravamo ben posizionati per quanto riguarda le valute estere. Questo ha portato ad un guadagno di 334 milioni di euro rispetto all’anno precedente, riflettendo, in genere, migliori tassi di transazione per le nostre valute principali: il dollaro statunitense, lo yen giapponese ed il renminbi cinese.

 

Per il 2011, la nostra esposizione per quanto riguarda le valute estere è stata in gran parte assicurata a condizioni favorevoli.

 

Ci aspettiamo che i nostri guadagni possano trarre beneficio da un vento in poppa valutario anche per quest’anno. E’ previsto che questo possa creare un impatto positivo nell’ordine di poche centinaia di milioni di euro.

 

Per quanto riguarda le materie prime, siamo stati in grado di limitare l’impatto negativo sui guadagni del 2010 a meno 97 milioni di euro, grazie a contratti a prezzi fissi per l’acciaio e all’hedging sui derivati per i metalli base e preziosi.

 

Man mano che l’economia globale si riprende, sono in aumento i prezzi delle materie prime e dei metalli preziosi. Abbiamo attuato diverse misure per mitigare gli effetti di questa tendenza. Di conseguenza, puntiamo a limitare gli effetti negativi sui nostri risultati.

Tuttavia, ci aspettiamo per quest’anno un impatto negativo sui guadagni nell’ordine di poche centinaia di milioni di euro.

 

L’andamento positivo dei guadagni ha dato un’importante spinta al flusso libero di cassa nella Divisione Automobili. Abbiamo fatto registrare un flusso libero di cassa in linea con gli standard dell’industria. Potete facilmente vedere i dettagli del nostro flusso libero di cassa nel rapporto annuale e in questo grafico: Il flusso libero di cassa nella Divisione Automobili è ammontato a 4,47 miliardi di euro alla fine dell’anno. D’ora in poi, questa cifra comprenderà gli investimenti netti in titoli negoziabili. Nel 2010, abbiamo acquistato titoli per oltre 1,8 miliardi di euro.

Abbiamo acquistato 1,74 miliardi di euro in titoli al solo scopo di finanziare i nostri obblighi pensionistici in Germania. Ciò pone fine alla strategia di outsourcing in Germania. Dal 2007, beni per 4,7 miliardi di euro sono stati trasferiti al BMW Trust. Alla fine del 2010, un totale di 5,2 miliardi di euro di questi beni è stato riservato per i futuri pagamenti pensionistici. Le pensioni dei nostri dipendenti in Germania sono ora completamente assicurate.

Il trend positivo nel flusso libero di cassa ha rafforzato la posizione di liquidità dell’azienda. La liquidità del Gruppo ha totalizzato circa 9 miliardi di euro alla fine del anno.

 

Alla luce dei nostri guadagni record, restituiremo ai nostri azionisti una quota maggiore del nostro profitto di quanto non avevamo mai fatto prima. Il dividendo proposto per quest’anno ammonterà a 852 milioni di euro – poco più del 26 percento nel nostro profitto netto annuale.

 

Come precedentemente annunciato, nel medio termine miriamo ad una quota nell’ordine del 30/40%; quindi i nostri azionisti dovrebbero ricevere una compartecipazione maggiore nei profitti rispetto al passato. Il dividendo proposto per quest’anno rappresenta un passo deciso in questa direzione.

 

Consideriamo questo un segno della crescente redditività dell’azienda.

 

Lo scorso anno, il BMW Group ha fatto importanti progressi nell’ottimizzazione del capitale impiegato. Abbiamo ottimizzato le strutture produttive per i veicoli attualmente in fase di avvio alla produzione e siamo riusciti a riutilizzare macchinari usati per la produzione stessa. Abbiamo impegnato un totale di 3,3 miliardi di euro in investimenti, diminuendo così le spese rispetto al livello dell’anno precedente. Grazie all’aumento del fatturato, il rapporto di investimenti del 5,4% è stato al di sotto del nostro obiettivo di <7%.

 

Nel 2010, abbiamo anche aumentato la comunanza di processi e di prodotti, generando così economie di scala utilizzando componenti condivise.

 

Il nostro processo di sviluppo è diventato ancora più efficiente, grazie all’utilizzo di simulazioni virtuali e di tecnologie sulla sicurezza. Ciò ci ha consentito una maggiore flessibilità finanziaria per sviluppare più modelli e per investire di più nelle tecnologie future.

Nel 2010, abbiamo portato le nostre spese per la ricerca e lo sviluppo a 3,1 miliardi di euro. Grazie ad un sostanziale aumento del fatturato, il rapporto ricerca/sviluppo del 4,6% è stato inferiore a quello dello scorso anno.

Ciò ci pone appena al di sotto del nostro obiettivo del 5/5,5% per la ricerca e per lo sviluppo.

La nostra joint venture, BMW Peugeot Citroën Electrification, ci permetterà di condividere i costi dello sviluppo e della produzione di tutte le componenti necessarie per l’elettrificazione.

 

Sfrutteremo le economie di scala negli approvvigionamenti, nello sviluppo e nella produzione.

 

Gli importanti aumenti in termini di efficienza che derivano dalla joint venture ci permetteranno di fare investimenti innovativi in futuro.

 

Le nostre misure rivolte all’efficienza si sono dimostrate indovinate.

 

La nostra azienda è ben preparata per futuri investimenti, per esempio nella ricerca e nello sviluppo. Quando parliamo di investimenti futuri, ci riferiamo a principali aree:

1.     l’ulteriore internazionalizzazione dell’azienda; e

2.     tecnologie alternative di propulsione.

 

Nei prossimi anni, ci aspettiamo che le spese cresceranno in entrambe queste aree. Investire nel campo delle tecnologie di propulsione alternativa ci permetterà di soddisfare i futuri standard sulle emissioni di CO2. Ci assicureremo la leadership tecnologica del BMW Group – senza superare i nostri obiettivi in termini dei rapporti investimenti/fatturato.

 

Ciò mi porta ad un altro tema degno di nota – la nostra Divisione Servizi Finanziari. Questo è un altro settore in cui abbiamo superato i nostri obiettivi, come si vede con i nostri guadagni record di 1,2 miliardi di euro e con il ritorno sul capitale: sulla base del rapporto di equity in bilancio del 7,1%, il RoE è stato del 26,1%. Sulla base di un rapporto di equity dell’8%, il RoE è stato del 21,3% e quindi ben al di sopra del nostro obiettivo strategico del 18%.

 

La Divisione Servizi Finanziari ha tratto profitto nel 2010 dalle condizioni molto competitive di rifinanziamento nei mercati di capitale e dalla migliorata situazione di rischio dopo la crisi finanziaria. Bassi tassi d’interesse in tutto il mondo, nonché significativi miglioramenti nelle distribuzioni del credito hanno anch’essi portato benefici ai nostri servizi finanziari.

Passando alle nostre attività commerciali in questo settore: abbiamo concluso quasi 1,1 milioni di nuovi contratti con clienti nel 2010, il che rappresenta un aumento del 6,6 percento rispetto all’anno precedente. Il numero di contratti in atto con concessionari e con clienti finali è salito del 3,4 percento a poco meno di 3,2 milioni.

 

Il volume di attività totale, come risulta dal bilancio, è aumentato dell’8,2% nel 2010 a 66,2 miliardi di euro.

Il tasso di penetrazione è leggermente diminuito al 48,2 percento nell’esercizio appena concluso.

Le attività di leasing e quelle di finanziamenti al consumo hanno inciso ciascuna per il 24,1%.

Complessivamente, la situazione di rischio nelle attività dei servizi finanziari è migliorata nel 2010.

 

I mercati delle auto usate in Nord America e nel Regno Unito hanno fatto registrare una ripresa. I mercati hanno cominciato a stabilizzarsi anche nell’Europa continentale ed in Germania in particolare. Una migliorata attività di fine leasing ha portato all’eccezionale guadagno di circa 122 milioni di euro nei profitti a livello di divisione nel 2010.

Anche i nostri programmi di rivendita da parte dei concessionari hanno contribuito in modo efficace a migliori condizioni nella determinazione dei prezzi di vendita. Abbiamo anche tratto beneficio dalla tendenza al passaggio dal leasing al finanziamento durante la crisi finanziaria.

Sebbene siano migliorate le condizioni, abbiamo aumentato di nuovo lo scorso anno i provvedimenti sui rischi per essere preparati alla futura volatilità del mercato. Abbiamo mantenuto ad un livello appropriato i nostri valori residui. Ci aspettiamo tuttavia che quest’anno i mercati delle auto usate restino stabili.

 

Anche la nostra situazione di rischio sul credito è migliorata nel 2010. Il rapporto di sofferenza è sceso allo 0,67% rispetto all’anno precedente – una riduzione significativa di 17 punti base. Ci aspettiamo una stabilizzazione anche nella situazione del rischio sui crediti.

Per ottimizzare la nostra gestione globale del rischio per i Servizi Finanziari, stiamo continuando con l’ampliamento della BMW Bank.

Nell’ambito del progetto “EU passport”, la nostra società di servizi finanziari in Spagna, precedentemente indipendente dal punto di vista legale, è stata convertita nel 2009 in una filiale della BMW Bank. Lo scorso anno, abbiamo completato con successo l’integrazione della nostra sussidiaria italiana. Nel corso dei prossimi anni, trasferiremo le attività dei servizi finanziari in altri mercati europei alla BMW Bank, che è regolata dalla legge bancaria tedesca (KWG). Stiamo esaminando le possibilità per ulteriori integrazioni.

 

In preparazione dell’assorbimento di ulteriori sussidiarie nella BMW Bank, abbiamo incrementato il suo equity. Per far fronte ai requisiti più severi in termini di sufficienza di capitale prescritti da Basel III per le banche in futuro, nel 2011 contribuiremo ulteriormente all’equity.

 

Mediante l’espansione della BMW Bank, stiamo aumentando la flessibilità della gestione della nostra liquidità. In futuro, ottimizzeremo il nostro potenziale di rifinanziamento attraverso le nostre attività di deposito ed un maggiore accesso alla liquidità della banca centrale.

 

La Divisione Moto ha generato un EBIT di 71 milioni di euro nel 2010. Non ci aspettiamo, tuttavia, di poter mantenere lo stesso livello di guadagni quest’anno. L’iniziale consolidamento dell’Husqvarna Group comporterà ulteriori spese per lo sviluppo strategico del marchio.

 

Concludiamo con uno sguardo all’esercizio in corso. Cosa ci dobbiamo aspettare?

 

Intendiamo allargare la nostra posizione come azienda leader di auto premium nel mondo nel 2011. Il BMW Group punta a vendite record ben superiori a 1,5 milioni di veicoli e nuovi record di vendite per tutti e tre i marchi.

 

Nei primi sei mesi dell’anno, in particolare, ci aspettiamo di vedere significativi aumenti delle vendite grazie ai nostri nuovi modelli. Tenete presente che la nuova Serie 5 Berlina e la Serie 5 Touring sono state leader dei propri segmenti fin dall’ottobre scorso. E poi ci sono anche l’X1, l’X3 e la MINI Countryman.

 

I tassi di crescita saranno esagerati, tuttavia, a causa di effetti base. Nei primi due mesi dell’anno, i volumi di vendite sono cresciuti del 25% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

 

Prevediamo un rallentamento del ritmo di crescita nella seconda metà dell’anno. Non sarà possibile mantenere i tassi di crescita dei primi mesi del 2011, principalmente a causa dei più difficili fattori comparativi e del ciclo di vita. Quest’anno continueremo a trarre benefici, per quanto riguarda i costi variabili, dalle nostre continue misure rivolte alla redditività. I miglioramenti in termini di efficienza che abbiamo conseguito saranno radicati nei processi e nelle strutture a lungo termine.

 

Puntiamo ad un margine EBIT superiore all’8% per le nostre attività automobilistiche nel 2011 ed a un RoCE di oltre il 26%, in linea con i nostri obiettivi strategici – sempre che le condizioni rimangano quelle attuali. Siamo fiduciosi di poter mantenere i nostri ritorni nei limiti degli obiettivi anche oltre il 2012.

 

A partire da quest’anno, lanceremo nuovi modelli che, per la prima volta, sfrutteranno in pieno i recenti miglioramenti di efficienza. In questi modelli, la nostra strategia modulare sarà portata più avanti, ottenendo ulteriori economie di scala.

 

La nostra performance parla da sola: la focalizzazione strategica del BMW Group sulle auto premium e sulle moto, appoggiata da un’efficiente organizzazione dei servizi finanziari, rappresenta l’approccio giusto. Continueremo a raffinare questo modello d’impresa, che è basato sulla continuità, sull’orientamento futuro e su obiettivi chiari.

 

La sostenibilità continuerà ad essere parte del Dna strategico del nostro approccio aziendale.

 

Siamo impegnati su una gestione strategica a lungo termine. Ciò che distingue il BMW Group è: una forte motivazione alla performance, un impegno costante verso la qualità ed una passione per l’innovazione. Il perfetto complemento di queste qualità è, naturalmente, costituito dalla nostra decisa concentrazione su una gestione finanziaria prudente. Insieme, tutti questi attributi portano al successo a lungo termine del BMW Group.

Come sempre, il nostro obiettivo è di continuare ad aumentare il valore dell’azienda – nell’interesse dei nostri dipendenti e di tutti gli altri interessati.

Vi ringrazio.


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