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Tue Aug 30 00:05:00 CEST 2011 Comunicati Stampa
Portare in autostrada la tecnologia BMW per il veicolo automatizzato
Press Contact.
Alessandro Toffanin
BMW Group
Tel: +39-02-51610-308
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Monaco. L’autostrada A9 da Monaco a
Norimberga, come al solito, è molto trafficata. Ma, nonostante
lo stress della situazione, il guidatore siede calmo e rilassato
dietro il volante. Perché? Perché l’automobile
è altamente automatizzata, ossia, frena, accelera e supera
altri veicoli per conto proprio, mentre, contemporaneamente,
monitorizza e si adatta alle condizioni del traffico del momento. Il
secondo motivo? Perché il Dr. Nico Kämpchen, Project
Manager di Guida Altamente Automizzata presso il reparto Ricerca e
Tecnologia del BMW Group, ha già completato quasi 5.000
chilometri di prove con il suo team. Per poter offrire ai guidatori in
futuro veicoli comodi e sicuri, equipaggiati con i più moderni
sistema di assistenza disponibili, gli ingegneri di ricerca e
tecnologia del BMW Group lavorano da anni sullo sviluppo di copiloti
elettronici per assistere alla guida automatizzata in situazioni
specifiche: per esempio, il BMW Track Trainer provato in pista,
nonché il cruise control adattivo (ACC) e l’assistenza
alla frenata di emergenza. Per capire meglio il potenziale offerto da
questi sistemi, nonché le loro limitazioni, i ricercatori sono
pronti a fare il loro passo successivo: sviluppare sistemi avanzati
per l’assistenza alla guida in autostrada.
Per raggiungere questo obiettivo, i ricercatori hanno dotato una
BMW Serie 5 berlina di software intelligente nonché di sistemi
di assistenza alla vista e di rilevamento dell’ambiente esterno.
La funzione avanzata di assistenza automatizzata per i viaggi in
autostrada può essere attivata con un semplice pulsante. Da
questo punto in poi, il sistema in versione prototipo può
controllare autonomamente l’accelerazione e le frenate ed
è in grado di superare veicoli più lenti in tutta
sicurezza. Una delle maggiori sfide affrontate nelle prime fasi del
progetto riguardava la reazione nei confronti di veicoli che
confluivano verso i punti di uscita e di entrata
dell’autostrada; ma anche questo problema poteva essere risolto
con un approccio collaborativo. Il prototipo del sistema reagisce alla
situazione permettendo ai veicoli che sopraggiungono di unirsi al
flusso di traffico, ed è anche in grado di cambiare corsia,
concedendo ai veicoli in arrivo lo spazio adeguato per immettersi nel
flusso in tutta sicurezza. Questo è possibile con una
velocità fino a 130 km/h, ma sempre rispettando gli attuali
regolamenti stradali per quanto riguarda i limiti di velocità e
aspetti come tratti con divieto di sorpasso.
“Questa è una situazione ed una esperienza
completamente nuova per il guidatore. Dà una strana sensazione
consegnare il controllo completo della vettura ad un sistema autonomo.
Ma, dopo pochi minuti di sperimentazione di questo stile di guida
fluido, autonomo e sicuro, sia i guidatori sia i passeggeri iniziano a
rilassarsi un poco e ad affidarsi al sistema automatico”, dice
Nico Kämpchen, Project Manager per la Guida Altamente
Automatizzata presso il settore Ricerca e Tecnologia del BMW Group.
“Tuttavia – egli prosegue – il guidatore è
ancora responsabile della situazione in qualsiasi momento e deve
costantemente tener d’occhio il traffico e tutto ciò che
circonda l’automobile”.
Per assicurarsi che il veicolo di ricerca automatica funzioni
senza intoppi e con agilità nel traffico reale,
l’automobile deve essere dotata di strategia per reagire in
maniera appropriata alle situazioni di traffico quotidiano. La base
per queste strategie è composta di due parti: la prima,
l’individuazione della posizione del veicoli nella propria
corsia e, la seconda, la vettura deve essere in grado di riconoscere
chiaramente tutti i veicoli e oggetti che si trovano nei suoi paraggi.
Ciò si ottiene per mezzo della fusione sovrabbondante di
diverse tecnologie di sensori come lidar, radar, ultrasuoni e
videocamere che monitorizzano il mondo che circonda
l’automobile. “Sovrabbondante” non vuol dire
“superfluo”; per assicurare che la situazione del veicolo
sia valutata precisamente, almeno due diversi metodi di misura devono
essere usati in ogni direzione. In tal modo gli sviluppatori del BMW
Group Research & Technology possono essere sicuri che una
potenziale debolezza in un metodo sia controbilanciata dalla forza
dell’altro metodo.
Accedendo a mappe digitali, alla telecamera e ai dati di
localizzazione del sistema GPS estremamente preciso, il prototipo
automatizzato può determinare la sua posizione nella propria
corsia e ricevere anche informazioni esatte sulle caratteristiche
della strada da seguire, compreso il numero di corsie che ha quel
tratto di autostrada. Queste informazioni vengono arricchite da dati
provenienti da una telecamera che guarda avanti integrata nel sistema
di avvertimento di uscita di corsia. Oggetti davanti al veicolo
vengono rilevati da sensori radar del sistema adattivo di cruise
control con funzione Stop&Go e anche da uno scanner laser. Lo
stesso vale per oggetti ai lati o dietro il veicolo.
Precursori e basi – il BMW Track Trainer e
l’assistenza alla sosta di emergenza
La tecnologia all’avanguardia necessaria per i sistemi di
assistenza alla guida automatizzata è stata sviluppata dagli
ingegneri della BMW Research & Technology in due progetti
pionieristici che hanno dato vita al BMW Track Trainer e
all’Assistenza alla Sosta di Emergenza. Il BMW Track Trainer
aiuta la guida autonoma nelle competizioni. Con la precisione della
localizzazione, può essere realizzato uno stile di guida sicuro
eppure molto dinamico. Il Track Trainer viene attualmente impiegato in
sessioni di addestramento alla guida BMW per dare ai partecipanti una
maggiore familiarità con le traiettorie che essi sperimentano
alla guida e non dal sedile del passeggero. Con i dati provenienti da
una precisa mappa digitale, insieme a quelli video e GPS, il Track
Trainer può guidare autonomamente un veicolo lungo la
traiettoria di un’intera pista da corsa per scopi di
addestramento. Il sistema è già alla seconda generazione
e presenta una localizzazione ottimizzata e precisa della posizione
grazie a molteplici sensori. Il costante confronto dei dati GPS e
video con mappe digitali e dati interni al veicolo è stato
utilizzato il 21 ottobre 2009 per guidare automaticamente un veicolo
nel leggendario North Loop del Nürburgring. Successivamente, il
25 maggio 2011, il BMW Track Trainer ha effettuato un test simile
presso il circuito di Laguna Seca in California, dimostrando che
è possibile una guida automatizzata dinamica e veloce.
“La principale differenza tra le sessioni in pista e le
prove sull’autostrada sta nel fatto che quando guidiamo su una
strada pubblica non siamo soli. Ed è per questo che eravamo
interessati a sapere di più sugli sviluppi nel progetto di
assistenza alla sosta di emergenza, onde rendere più sicuro il
nostro compito”, spiega Nico Kämpchen.
Il prototipo di assistenza alla sosta di emergenza realizzato da
BMW rappresenta un’altra pietra miliare nello sviluppo di
funzioni automatizzate per la guida assistita. Il sistema fa parte
dell’iniziativa SmartSenior del Ministero Federale della
Pubblica Istruzione e della Ricerca, iniziativa che è stata
lanciata a maggio del 2009. Il sistema comprende tecnologie innovative
per controllare e individuare la localizzazione di un veicolo e
analizzarne la posizione per una maggior sicurezza. Se un guidatore
perde il controllo di un mezzo – per esempio, a causa di
un’emergenza medica – l’assistente alla sosta di
emergenza è in grado di rilevarne la situazione e di assumere
autonomamente il controllo dell’auto, facendola fermare in
maniera sicura. Il sistema attiva i lampeggiatori d’emergenza,
monitorizza accuratamente il traffico e guida il veicolo verso il
bordo destro della strada. Dopodiché, una chiamata di emergenza
viene automaticamente inviata per informare le autorità della
situazione, chiamata che comprende anche informazioni per i team
sanitari al fine di assicurare una risposta veloce ed efficiente.
Tutto ciò è basato sulla funzione di chiamata
d’emergenza di BMW ConnectedDrive che è già
disponibile per le auto di serie. Questo progetto è servito
come base per la funzione di riconoscimento del territorio circostante
l’automobile che viene usata nella guida automatizzata in autostrada.
Futuri scenari di automatizzazione – Assistente di
Parcheggio e Assistente in caso di ingorgo tramite BMW
ConnectedDrive nella BMW i3 Concept
Continueranno le ricerche su veicoli automatizzati dotati di sistemi
avanzati di assistenza alla guida al fine di sviluppare funzioni
innovative per il futuro. Gli esempi comprendono il Parking Assistant
ed il Traffic Jam Assistant nella BMW i3 Concept. Poiché la BMW
i3 Concept è intesa principalmente come veicolo urbano,
è dotata di funzioni che facilitano il parcheggio e che rendono
meno stressante la guida nel traffico congestionato. Il Parking
Assistant parcheggia automaticamente il veicolo senza
l’intervento da parte del guidatore. L’auto accelera e
frena per conto proprio e cambia marcia tra “avanti” e
“retromarcia”, a seconda della necessità, durante
le manovre più complicate. Il Traffic Jam Assistant aiuta il
guidatore in situazioni di traffico piuttosto monotono ed in aree
congestionate, assumendo il controllo dell’auto in modo che il
veicolo possa “avanzare insieme al flusso” e che il
guidatore possa rilassarsi. Questa funzione mantiene una distanza di
sicurezza tra i veicoli e controlla automaticamente la velocità
e lo sterzo; è anche in grado di fermare la vettura se
necessario. Fin quando il guidatore tiene una mano sul volante, il
veicolo può offrire assistenza nel tenere il mezzo nella
propria corsia a velocità fino ai 40 km/h.
La guida automatizzata in autostrada fornisce importanti
informazioni ed esperienze che sono essenziali per lo sviluppo di
tecnologie che aiutano a tenere i veicoli nella giusta traiettoria e
tali informazioni saranno preziose nel formulare strategie future per
l’assistenza alla guida avanzata.
“La prossima cosa che vogliamo ‘insegnare’ al
nostro prototipo è come affrontare cantieri e svincoli
autostradali. I cantieri di lavoro rappresentano una bella sfida
perché possono assumere tante forme diverse, il che ne rende
difficile il rilevamento, la localizzazione e la determinazione della
giusta risposta”. Nico Kämpchen e la sua équipe
hanno molto lavoro da fare e non vediamo l’ora di trovare le
risposte anche a queste sfide.
BMW Group
Il BMW Group, con i marchi BMW, MINI, Husqvarna e Rolls-Royce,
è uno dei costruttori di automobili e motociclette di maggior
successo nel mondo. Essendo un’azienda globale, il BMW Group
dispone di 25 stabilimenti di produzione dislocati in 14 paesi e di
una rete di vendita diffusa in più di 140 nazioni.
Il BMW Group ha raggiunto nel 2010 volumi di vendita di 1,46
milioni di automobili e oltre 110.000 motociclette nel mondo. I
profitti lordi per il 2010 sono stati di 4,8 miliardi di Euro, il
fatturato è stato di 60,5 miliardi di Euro. La forza lavoro del
BMW Group al 31 dicembre 2010 era di circa 95.500 associati.
Il successo del BMW Group è fondato su una visione
responsabile e di lungo periodo. Per questo motivo, l’azienda ha
sempre adottato una filosofia fondata sulla eco-compatibilità e
sulla sostenibilità all’interno dell’intera catena
di valore, includendo la responsabilità sui prodotti e un
chiaro impegno nell’utilizzo responsabile delle risorse. In
virtù di questo impegno, negli ultimi sette anni, il BMW Group
è stato riconosciuto come leader di settore nel Dow Jones
Sustainability Index.