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BMW Motorrad Italia in collaborazione con la “Scuola Federale ASC” si impegna in un progetto per la promozione della sicurezza stradale su due ruote. Dalle peculiari competenze maturate nell’area della sicurezza stradale delle realtà coinvolte e dalla volontà di cercare strumenti sempre più innovativi per diffonderne i fondamenti nasce una raccolta di video dedicati alla guida sicura. E' stato pubblicato il 7° e ultimo filmato: guida in pista
Tue Jul 31 17:43:00 CEST 2012 Comunicati Stampa
I video verranno diffusi gratuitamente attraverso i principali siti dei social network oltre che attraverso i siti internet e la pagina Facebook di tutti gli attori coinvolti. Saranno inoltre messi a disposizione - sempre gratuitamente – per chiunque voglia utilizzarli condividendo l’obiettivo di migliorare la sicurezza su due ruote nei formati video ottimizzati per la televisione e internet. In allegato: 1° filmato: Triangle, 2° filmato: Ellipse, 3° filmato: Stili di guida, 4° filmato: Frenata di emergenza, 5° filmato: evitamento ostacoli, 6° filmato: slalom e 7° filmato: guida in pista
Press Contact.
Andrea Frignani
BMW Group
Tel: +39-02-51610-780
send an e-mail
I video verranno diffusi gratuitamente attraverso i principali siti dei social network oltre che attraverso i siti internet e la pagina Facebook di tutti gli attori coinvolti.
Saranno inoltre messi a disposizione - sempre gratuitamente – per chiunque voglia utilizzarli condividendo l’obiettivo di migliorare la sicurezza su due ruote nei formati video ottimizzati per la televisione e internet
San Donato Milanese – BMW Motorrad Italia, in
collaborazione con la Scuola Federale ASC powered by BMW Motorrad
Riding Academy per promuovere la sicurezza verso un pubblico ampio, ha
realizzato 7 video dedicati alla guida sicura in moto.
I sette video sono stati realizzati presso la struttura ASC di
Vairano di Vidigulfo (PV) - dove ha sede la Scuola Federale ASC della
Federazione Motociclistica Italiana - e prendono spunto dagli esercizi
proposti agli allievi dei corsi di guida sicura. I video hanno
l’obiettivo di raccontare, in pochi minuti, i rudimenti fondamentali
di un corretto utilizzo della moto.
I video si compongono di una parte didattica in cui l’istruttore
racconta come l’esercizio serva a migliorare la padronanza ed il
controllo del veicolo, contestualizzandolo in funzione della
condizione del traffico o di pericolo che viene affrontata durante
l‘utilizzo quotidiano del veicolo in strada e una seconda parte
dinamica con le immagini dell’esercizio.
Nella seconda parte del video l’istruttore mostrerà il corretto
esercizio attraverso più passaggi ripetuti.
La terza ed ultima parte è dedicata agli allievi che si sono
cimentati nell’esercizio. Sarà dunque molto facile ed utile
confrontare l’esecuzione dell’esercizio da parte dell’allievo con
quello dell’istruttore per evidenziare le differenze e le eventuali criticità.
Tuttavia l’esperienza alla guida non è ovviamente sostituibile
con la fruizione di un video. Quest’ultimo è uno strumento di
semplice utilizzo e di immediata diffusione per mettere in contatto
i più giovani, e non solo, con i principi cardine della sicurezza stradale.
I video verranno diffusi con cadenza quindicinale da metà giugno
sino alla fine di settembre.
I sette video – contenuti
1 - Triangolo
È un esercizio studiato per chi inizia ad andare in
moto. Consiste in un percorso a forma di triangolo realizzato con
birilli posti ai vertici dei tre lati a una decina di metri.
Il raggio di svolta può essere modificato pian piano per rendere
più difficile l’esercizio. Da ripetere più volte in entrambi i sensi
di marcia.
Viene effettuato in prima marcia e aiuta a prendere confidenza
con l’utilizzo combinato di frizione, acceleratore e freni. Consente
di prendere confidenza con la moto – la gestione del suo peso - nel
caso l’allievo sia privo di esperienza.
Criticità: coordinamento nell’azionamento della frizione e
dell’acceleratore. Gestione del veicolo quando è fermo, in partenza,
nelle manovre a bassa velocità e frenando fino a fermarsi controllando
che il veicolo non cada.
2 - Ellisse
L’esercizio, destinato ai principianti, consiste in
un percorso a forma di ellisse da ripetere più volte. La
particolarità è che l’ellisse presenta un andamento irregolare con
due curve strette (che si aprono in uscita) e due curve ampie che
alla fine obbligano a chiudere la traiettoria. Il percorso è
ovviamente tracciato grazie all’utilizzo di birilli.
Tale percorso viene effettuato in prima e seconda marcia e
serve, anch’esso, a prendere confidenza con la moto, gli spostamenti
del corpo sul mezzo e l’uso corretto della tecnica dello “sguardo”.
Nel traffico cittadino a basse velocità, così come in ambito
extraurbano a velocità più elevate, è fondamentale riuscire a
guardare il più lontano possibile, in modo da prevenire situazioni
di pericolo oltre che per mantenere la traiettoria corretta.
L’esercizio, infatti, obbliga a variare la linea impostata,
gestendo cambi di direzione e anticipando la corretta traiettoria,
grazie allo sguardo spostato sempre più avanti possibile.
Criticità: spostamenti del corpo gestione delle corrette
traiettorie. Gestione del veicolo nelle manovre a bassa velocità.
Variazioni di assetto e tendenza del veicolo a cadere all’interno
della curva.
3 - Stili di guida
In base al contesto in cui si guida, alle condizioni
del traffico, dell’asfalto e del carico è consigliabile l’utilizzo
di stili di guida diversi. In questo video sono mostrati i
differenti stili di guida e la conseguente relazione con gli angoli
di piega della moto in curva. Visualizzazione della relativa
traiettoria corretta.
I 3 stili di guida:
1) Press: il corpo rimane verticale e si inclina la motocicletta
verso l’interno della curva. A parità di velocità si inclina di più.
2) Laying: il corpo rimane in asse con la moto. Adatto per una
condotta turistica o in coppia.
3) Spiegel: si sposta il corpo e la testa verso
l’interno della curva, limitando di conseguenza gli angoli di piega
per una guida più sicura.
Criticità: posizione di guida, stile, sguardo, traiettoria,
sensibilità in sella.
4 - Frenata di emergenza
La frenata di emergenza con ABS su fondo bagnato aiuta a comprendere
appieno le potenzialità del sistema frenante per aiutare il
motociclista a ridurre gli spazi di arresto al minimo in situazione di
pericolo con fondo a scarsa aderenza. La frenata viene effettuata con
e senza l’ABS in modo che possa essere valutato in modo corretto il
suo funzionamento e il vantaggio che ne deriva.
Importante: nel video l’istruttore dimostra agli allievi la
frenata di emergenza con la motocicletta con e senza ABS.
Quest’ultimo al fine di evidenziare gli scompensi di assetto
derivanti dal bloccaggio delle ruote ed i rischi connessi.
La frenata effettuata con l’ABS inserito risulta più efficace, oltre
che più sicura, grazie alla mancanza di variazioni repentine
dell’assetto a seguito del bloccaggio di una o entrambe le ruote.
Durante la frenata è necessario tirare la frizione per evitare
spinte residue del motore o un involontario aumento della velocità
che potrebbe essere conseguenza di una rotazione involontaria dell’acceleratore.
Attenzione al corretto uso delle braccia con estensione iniziale
nella prima fase della frenata per poi riportarle in posizione piegata
per compensare il trasferimento di carico e per un maggior controllo
del veicolo. Stringere le gambe al serbatoio per avere maggior
stabilità e controllo del veicolo. Lo sguardo va rivolto sempre
lontano, mai alla ruota anteriore. La posizione di guida deve essere
corretta ed i piedi in posizione metatarsica (in punta).
Criticità: sguardo, piedi, posizione di guida, frizione, velocità.
5 - Evitamento ostacolo
L’esercizio di evitamento ostacolo simula situazioni
tipiche cittadine in cui, da un lato della strada o da un incrocio
a raso, “spunta il muso” di una auto che vuole immettersi nel flusso
della circolazione. In quel caso, lo spazio per frenare non è
sufficiente: l’unica operazione possibile è evitare l’ostacolo e
rientrare immediatamente dopo nella propria corsia di marcia.
In un rettilineo viene simulato un percorso con un ostacolo da
evitare; l’ostacolo è identificato da una fila di birilli trasversali.
Tale ostacolo è da evitare in quanto lo spazio disponibile non è
sufficiente per una frenata e la collisione è inevitabile! L’esercizio
si conclude con il rientro in un’area prestabilita dopo aver evitato l’ostacolo.
L’esercizio viene effettuato ad una velocità compresa fra i 40 e
i 60 km/h, velocità medie in città ed in ambito extraurbano. Lo
sguardo è rivolto sempre in avanti per monitorare cosa succede oltre
che per cercare un’eventuale via di fuga. È fondamentale la
posizione in sella per il corretto utilizzo delle leve disponibili:
il manubrio e le pedane della moto.
Il manubrio viene spinto dal lato verso cui si intende passare
per evitare l’ostacolo. Immediatamente dopo aver superato
l’ostacolo, lo spostamento della moto - dal rettilineo ideale - deve
essere compensato con una pressione uguale e contraria. Tutto ciò
per riportare – idealmente – la moto all’interno della propria
corsia di marcia.
Criticità: posizione dei piedi, sguardo, utilizzo della
frizione, posizione del corpo, velocità compresa tra i 40 km/h ed i
60km/h affinché si possa sfruttare l’effetto giroscopico.
6 - Slalom
Lo slalom viene effettuato su un percorso predisposto
con birilli posizionati a distanza diversa, in base al tipo di
esercizio e all’obiettivo che si vuole raggiungere. Uno slalom
lento, con i birilli molto vicini, e uno veloce, con maggiore spazio
tra i birilli, aiuta - rispettivamente - a prendere dimestichezza
con la moto alle basse e alle alte andature.
Nel primo caso si gestisce il movimento della moto con
l’acceleratore, la frizione e il freno posteriore, mentre con velocità
di percorrenza maggiori, il movimento della moto in piega è assicurato
dall’effetto giroscopico - che si manifesta superati i 40 km/h –
consentendo di mantenere la moto in equilibrio, inclinandola
attraverso lo spostamento del peso sulle leve disponibili: manubrio e pedane.
L’esercizio raccoglie parte delle esperienze degli altri
esercizi. Si parte con lo slalom lento in prima marcia, utilizzando
la frizione ed il solo freno posteriore. Posizione di guida “Press”,
sguardo rivolto in avanti almeno a 1 o 2 birilli successivi. Piedi
in posizione tarsica (centrale). Il manubrio, considerando la bassa
velocità, va “tirato” dalla parte in cui si vuole sterzare.
L’esercizio prosegue con un altro slalom più veloce da eseguire
in seconda/terza marcia. La posizione di guida è ”Laying”. Piedi in
posizione metatarsica (in punta). La guida diventa dinamica e pertanto
va adeguata la pressione su manubrio e pedivella interni alla curva .
Criticità: posizione piedi, posizione di guida, sguardo. Non va usato
il freno anteriore nello slalom lento.
7 - Guida in pista
È fondamentale che il percorso di apprendimento
preveda una parte di guida vera e propria. In un corso di guida
questa parte è affrontata in pista, non tanto per la velocità che si
può raggiungere, quanto per la sicurezza dovuta alla mancanza di
traffico, alle vie di fuga e alla possibilità di vedere bene la
strada e il percorso per scegliere le migliori traiettorie in
termini di sicurezza.
La guida è un mix di vari elementi: la posizione di guida, lo
sguardo verso il punto più lontano, il corretto utilizzo dei
comandi, lo spostamento dei pesi ed il loro bilanciamento unitamente
all’esperienza nella scelta della traiettoria e all’utilizzo dei freni
o al dosaggio dell’acceleratore.
Nella guida su un tracciato si ritrovano tutti questi elementi.
Ottimizzandoli, al fine di affinare la tecnica di guida, si impara a
controllare al meglio la propria motocicletta, divertendosi in tutta sicurezza.
Il BMW Group
Il BMW Group, con i marchi BMW, MINI, Husqvarna Motorcycles e
Rolls-Royce, è uno dei costruttori di automobili e motociclette di
maggior successo nel mondo. Essendo un’azienda globale, il BMW Group
dispone di 29 stabilimenti di produzione dislocati in 14 paesi e di
una rete di vendita diffusa in più di 140 nazioni.
Il BMW Group ha raggiunto nel 2011 volumi di vendita di 1,67
milioni di automobili e oltre 113.000 motociclette nel mondo. I
profitti lordi per il 2011 sono stati di 7,38 miliardi di Euro, il
fatturato è stato di 68,82 miliardi di Euro. La forza lavoro del BMW
Group al 31 dicembre 2011 era di circa 100.000 associati.
Il successo del BMW Group è fondato su una visione responsabile
e di lungo periodo. Per questo motivo, l’azienda ha sempre adottato
una filosofia fondata sulla eco-compatibilità e sulla sostenibilità
all’interno dell’intera catena di valore, includendo la responsabilità
sui prodotti e un chiaro impegno nell’utilizzo responsabile delle
risorse. In virtù di questo impegno, negli ultimi otto anni, il BMW
Group è stato riconosciuto come leader di settore nel Dow Jones
Sustainability Index.
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