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Il pilota ufficiale BMW Alessandro Zanardi accetta la sfida nel triathlon alle Hawaii
Mon Aug 18 13:00:00 CEST 2014 Comunicati Stampa
Alessandro Zanardi si sta preparando ad affrontare la prossima grande sfida: l’11 ottobre, il pilota ufficiale BMW e ambasciatore del marchio, parteciperà al suo primo triathlon di sempre sulla lunga distanza alle Hawaii.
Contatto stampa.
Patrizia Venturini
BMW Group
Tel: +39-02-51610-894
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Autore.
Roberto Olivi
BMW Group
Monaco. Alessandro Zanardi si sta preparando ad
affrontare la prossima grande sfida: l’11 ottobre, il pilota ufficiale
BMW e ambasciatore del marchio, parteciperà al suo primo triathlon di
sempre sulla lunga distanza alle Hawaii.
Il quarantasettenne pilota ufficiale BMW Zanardi non è soltanto
un pilota veloce e di successo in gara. Zanardi è anche uno dei
migliori paraciclisti del mondo, un fatto che ha dimostrato vincendo
due medaglie d’oro ai Giochi Paralimpici di Londra 2012 e conquistando
un doppio titolo di campione mondiale di paraciclismo nel 2013. Il
triathlon sulla Big Island delle Hawaii rappresenterà un’ulteriore
difficile sfida per il pilota italiano.
La competizione è composta da tre parti: nella prima parte i
concorrenti dovranno affrontare una gara di nuoto di 3,86 chilometri
in mare aperto. A Zanardi, al quale sono state amputate entrambe le
gambe, sarà permesso indossare una muta. Successivamente i concorrenti
dovranno correre in bici per 180,2 chilometri. Zanardi affronterà
questa fase con la sua handbike, con la quale ha vinto le medaglie
d’oro paralimpiche. Il triathlon sarà completato da una maratona di
42,195 chilometri, che Zanardi affronterà con una carrozzina olimpica.
Quindi, in totale, il quarantasettenne italiano dovrà percorrere
226,255 chilometri – con la sola forza delle sue braccia.
Nelle prossime settimane Zanardi si alternerà regolarmente tra
la sua handbike, la sua carrozzina olimpica e la sua BMW Z4 GT3. Dal
22 al 24 agosto, il pilota ha partecipato al round della Serie Sprint
Blancpain 2014 sul circuito Slovakia Ring vicino a Bratislava (SK). Da
lì, si è diretto a Greenville, South Carolina (USA), dove punterà a
difendere i suoi titoli nel Campionato Mondiale Paraciclistico dal 28
agosto al 1° settembre. Soltanto una settimana più tardi, correrà
nella Serie Sprint Blancpain a Portimao (PT), prima di lanciarsi negli
ultimi preparativi per il triathlon.
Intervista con Alessandro Zanardi
Ad ottobre affronterai la prossima sfida importante della tua
carriera, gareggiando in un triathlon alle Hawaii. Che cosa
significa per te?
Alessandro Zanardi: “Sono sempre
stato attratto dalle sfide molto difficili e questo triathlon sarà
probabilmente la più dura di tutte. Potervi partecipare è per me un
sogno che diventa realtà. E devo dire, inoltre, di non avere nessuna
esperienza nel triathlon; quindi poter debuttare in una tale
competizione mi rende orgoglioso. Parliamo di quattro chilometri di
nuotata, 180 chilometri da percorrere con la mia handbike ed altri 42
chilometri con la mia carrozzina olimpica. Sarà quindi una
competizione decisamente molto dura”.
Ci puoi illustrare più nel dettaglio le tre fasi della
gara?
Zanardi: “Tecnicamente parlando, le discipline
sono il nuoto prima, il ciclismo poi ed, infine, la fase di corsa. Mi
sarà permesso di nuotare con una muta. Essa mi aiuterà a tenere il
corpo nella giusta posizione, cosa che rappresenterà un piccolo
vantaggio che compenserà il mio handicap. Successivamente dovrò
percorrere la fase di ciclismo con la mia handbike e questa parte sarà
molto dura. Ma alla fine della giornata questa è in fondo la mia
attività quotidiana e quindi sono ben allenato. Infine, l’ultima tappa
sarà la corsa e, naturalmente, non potendo correre, mi sarà permesso
di utilizzare quella che viene chiamata carrozzina olimpica. Questa è
speciale carrozzina da corsa che ti permette di raggiungere una
discreta e rispettabile velocità. Punto ad un tempo per questa fase
inferiore alle 2 ore e 30 minuti. Se ci riuscirò, sono sicuro che
potrò guadagnare molte posizioni rispetto ai normali triatleti”.
Quali sono le sfide più grandi che ti aspettano durante questo
triathlon?
Zanardi: “Per me è molto difficile dire in
anticipo quale sarà la fase più difficile alle Hawaii. Dal momento che
non ho esperienze precedenti, lo posso solo ipotizzare. Sicuramente la
fase del nuoto sarà relativamente facile, dal momento che viene prima
e che all’inizio della gara sarò fresco, inoltre, perché i muscoli
coinvolti in quell’esercizio sono più o meno gli stessi che utilizzo
quando spingo le manovelle della mia handbike. Se non esagero, se
mantengo il mio ritmo, che è la giusta strategia, allora penso di
poter finire quella fase abbastanza comodamente e che potrò quindi
iniziare la parte ciclistica in condizioni relativamente fresche. Cosa
succederà nella terza parte rappresenta un punto interrogativo, perché
la carrozzina olimpica è completamente diversa dalla handbike, sebbene
sembrino molto simili. E’ come confrontare un aeroplano con
un’automobile. Sono entrambi veicoli, ma uno vola e l’altro procede
sulla strada. È una partita diversa. Ancora una volta sarà importante
trovare il ritmo giusto e mantenerlo senza strafare, in modo da
raggiungere il traguardo in una condizione che possa rapportarsi a
qualcosa di umano”.
Qual è il tuo obiettivo per le Hawaii?
Zanardi:
“Normalmente, quando si inizia una corsa dici sempre: ‘Voglio finire
sapendo che ho dato il massimo.’ Ma quella delle Hawaii è una sfida
veramente dura. Sono sicuro che ci si sente di aver dato il massimo
molto prima di raggiungere il traguardo. Così, quel che voglio fare è
divertirmi, coprire la distanza con un buon tempo ed ottenere la
fotografia dell’arrivo che metterò nel mio studio. Ogni tanto ci
passerò davanti e dirò: ‘Wow! Ho fatto anche questo nella mia vita’.
Quindi è questo il mio obiettivo principale: fare qualcosa che rimanga
nella mia memoria come una delle cose migliori che ho realizzato nella
mia vita”.
Questa stagione 2014 è per te molto impegnativa con tante
attività diverse. Come riesci a combinare le gare automobilistiche,
il paraciclismo e la preparazione per il
triathlon?
Zanardi: “Sì. Ho l’impegno nel paraciclismo
insieme a quello della guida nella Serie Sprint Blancpain con la mia
BMW Z4 GT3. La preparazione per le due discipline è difficile da
abbinare e, oltre a quelle, ho questa terza e importantissima sfida
che mi aspetta l’11 ottobre alle Hawaii. Per prepararmi al triathlon,
mi sono innanzitutto adattato al nuovo veicolo, la carrozzina
olimpica. Allo stesso tempo, ho lavorato allo sviluppo della tecnica
più adatta per affrontare una nuotata di quattro chilometri. Non posso
pretendere di potermi preparare per tempo in modo specifico per le tre
diverse discipline; posso soltanto tenermi in condizione per svolgere
al meglio la mia attività come paraciclista. Ma, almeno per
quest’anno, nella mia partecipazione a questo triathlon punterò a
raggiungere il traguardo con un tempo decente - cosa che so di poter
fare - e non a stabilire un record mondiale per un paratleta”.
Prenderai anche parte alla fine di agosto al Campionato
Mondiale di Paraciclismo a Greenville. E lo farai con un chiaro
obiettivo: difendere i titoli mondiali?
Zanardi:
“Arriverò a Greenville come campione mondiale in carica, sia per
quanto riguarda la prova a tempo sia la corsa su strada. Farò, quindi,
del mio meglio per difendere i titoli. Non sarà facile, perché tutti
naturalmente mi prenderanno come punto di riferimento. Ma questo mi
rende anche molto orgoglioso. Rispetto molto i miei avversari, ma non
temo di affrontarli ancora una volta nei campionati mondiali. E’ un
evento importantissimo. In verità non vedo l’ora di gareggiare, perché
è questo che mi dà la forza di andare avanti. Naturalmente, punto a
tornare a casa con la medaglia d’oro, ma se non ci riuscissi, non
sarebbe una tragedia”.
Fatti e cifre
Equipaggiamento per il triathlon – dettagli tecnici
Muta per il nuoto:
Realizzata su misura per
Zanardi con materiali che aiutano il corpo a galleggiare e a tenerlo
nella giusta posizione quando ci si muove nell’acqua. Zanardi sta
ancora provando materiali diversi per decidere quale utilizzerà alle Hawaii.
Handbike:
Materiale: tutte le parti strutturali vengono
realizzate in fibra di carbonio.
Peso: circa 9 kg, a seconda del
tipo di ruote (ruote più leggere a raggi o più pesanti a disco per
migliore aerodinamica).
Ruote: tre ruote Campagnolo – una
anteriore e due posteriori. Tutte e tre le ruote hanno un diametro di
26 pollici.
Numero di rapporti: 20.
Velocità massima: circa
60 km/h su strada piana e rettilinea.
Numero di giri massimi
delle manovelle: a ritmo di gara, Zanardi raggiunge gli 83 giri/min.;
negli sprint, 100 giri/min.
Zanardi ha sviluppato personalmente
la sua handbike. Ha progettato gli elementi chiave della bici e ha
testato e modificato, per esempio, la forma e la posizione del sedile,
la posizione delle manovelle, nonché la posizione delle ruote. In base
a ciò, ha lavorato insieme con il partner Dallara all’ottimizzazione
del peso e dell’aerodinamica. Le parti in fibra di carbonio vengono
realizzate da Dallara.
Carrozzina olimpica:
Materiale: telaio principale di
alluminio, sellino realizzato in fibra di carbonio. Zanardi utilizza
un sellino che aveva progettato originariamente per la sua
handbike.
Peso: circa 8 kg.
Ruote: tre ruote Campagnolo,
diametro della ruote anteriore 20 pollici, diametro delle ruote
posteriori 28 pollici.
Le ruote posteriori presentano speciali
cerchi per le mani. L’atleta acquista velocità facendo oscillare le
sue braccia, trasferendo questa potenza alle ruote con la spinta di
questi cerchi con i palmi delle sue mani. Per evitare ferite alle
mani, è necessario indossare guanti speciali.
Velocità massima:
gli atleti di punta raggiungono i 30/35 km/h su strada piana e
rettilinea.
Il numero massimo di spinte per minuto: circa 100.
Alessandro Zanardi.
Data di nascita: 23 ottobre
1966
Luogo di nascita: Bologna
Residenza: Padova
Stato
civile: sposato con Daniela, un figlio.
Carriera nelle corse automobilistiche
1991-1994
Formula Uno
1996 IndyCar World
Series
1997-1998 CART World Series (2 volte
campione)
1999 Formula
Uno
2001 Campionato CART, grave incidente il 15
settembre a Lausitzring, perde entrambe le gambe.
2003
Ritorna come pilota con la BMW nel Campionato Europeo
Turismo FIA ETCC.
2004-2009 Campionato Mondiale Turismo FIA
WTCC con la BMW (quattro vittorie).
2014 Serie
Sprint Blancpain con la BMW.
Principali successi come paratleta.
2012
Giochi Paralimpici di Londra: 2 medaglie d’oro, una medaglia
d’argento.
2013 Campionati Mondiali Paraciclismo:
2 medaglie d’oro.
Nota per i redattori:
Video di Zanardi nuotatore, con la
handbike e con la carrozzina olimpica sono disponibili mediante il
seguente link esterno:
http://www.stereoscreen.de/downloads/Alex_Zanardi/
Il BMW Group
Con i suoi tre marchi BMW, MINI e
Rolls-Royce, il BMW Group è il costruttore leader mondiale di auto e
moto premium ed offre anche servizi finanziari e di mobilità premium.
Come azienda globale, il BMW Group gestisce 29 stabilimenti di
produzione e montaggio in 14 paesi ed ha una rete di vendita globale
in oltre 140 paesi.
Nel 2013, il BMW Group ha venduto circa 1.963 milioni di
automobili e 115.215 motocicli nel mondo. L’utile al lordo delle
imposte per l’esercizio 2013 è stato di 7,91 miliardi di Euro con
ricavi pari a circa 76,06 miliardi di euro. Al 31 dicembre 2013, il
BMW Group contava 110.351 dipendenti.
Il successo del BMW Group si fonda da sempre su una visione sul
lungo periodo e su un’azione responsabile. Perciò, come parte
integrante della propria strategia, l’azienda ha istituito la
sostenibilità ecologica e sociale in tutta la catena di valore, la
responsabilità globale del prodotto e un chiaro impegno a preservare
le risorse.
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