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Il mondo infinito del web. Esperti del BMW Group Research and Technology stanno sviluppando, nell’ambito del progetto di ricerca “webinos”, una piattaforma open source per l’utilizzo di applicazioni per il web mobile sui device
Tue Oct 09 10:30:00 CEST 2012 Comunicati Stampa
Monaco. Nell’attuale società moderna siamo sempre online. Un mondo senza social network sarebbe quasi inconcepibile, mentre l’utilizzo delle app è ormai parte integrante dei nostri stili di vita digitali. Ora, ogni dispositivo ci permette l’utilizzo dei servizi web, siano essi smartphone, PC di casa, televisione o unità con cuffie a bordo di un’auto. Tuttavia, questi strumenti non sono ancora in grado di interagire tra di loro per scambiare informazioni. E’ proprio qui che entra in gioco il progetto “webinos” finanziato dall’UE, teso a sviluppare e a standardizzare una piattaforma “open source” per un’applicazione web and browser based che permetta un utilizzo congiunto e senza vincoli di eterogenei CE device.
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Patrizia Venturini
BMW Group
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Esperti del BMW Group Research and Technology stanno sviluppando,
nell’ambito del progetto di ricerca “webinos”, una piattaforma open
source per l’utilizzo di applicazioni per il web mobile sui device
Monaco. Nell’attuale società moderna siamo sempre
online. Un mondo senza social network sarebbe quasi inconcepibile,
mentre l’utilizzo delle app è ormai parte integrante dei nostri stili
di vita digitali. Ora, ogni dispositivo ci permette l’utilizzo dei
servizi web, siano essi smartphone, PC di casa, televisione o unità
con cuffie a bordo di un’auto. Tuttavia, questi strumenti non sono
ancora in grado di interagire tra di loro per scambiare informazioni.
E’ proprio qui che entra in gioco il progetto “webinos” finanziato
dall’UE, teso a sviluppare e a standardizzare una piattaforma “open
source” per un’applicazione web and browser based che permetta un
utilizzo congiunto e senza vincoli di eterogenei CE device. Trenta
partner provenienti dall’industria automobilistica, IT e
Telecomunicazioni, nonché da numerosi istituti di ricerca, hanno unito
le forze per questo obiettivo comune. Il progetto di ricerca, che è
stato finanziato dalla Commissione Europea come parte del suo Settimo
“Framework Programme”, è stato lanciato a settembre 2010 e proseguirà
fino ad agosto 2013. Un primo prototipo automobilistico verrà esposto
in occasione della fiera dedicata all’Information Technology
“Communication World” che si svolgerà a Monaco dal 9 al 10 ottobre 2012.
Cloud computing come modello
Il cloud computing ha ispirato il progetto “webinos”. Il World Wide
Web offre già un esempio importante di come documenti e informazioni
possono essere scambiati attraverso i vari device grazie all’utilizzo
di standard “open source”. “Webinos” adatta lo stesso approccio alle
applicazioni. Creando “add-on” (componenti aggiuntive) studiate ad hoc
per il browser e definendo idonei standard di comunicazione, “webinos”
è la dimostrazione di come il browser possa evolversi sempre di più in
una piattaforma condivisa di applicazioni web. Il lavoro di ricerca si
sta concentrando sullo sviluppo sia di meccanismi di comunicazione tra
i device sia di interfacce del browser necessarie per le applicazioni web.
La tecnologia “webinos”
Per garantire uno scambio di dati sicuro, “webinos” punta sulla
strategia delle “personal zones”. Una “personal zone” include tutti i
dispositivi dell’utente e si basa su un hub che funziona come una
sorta di centralina telefonica. Il sistema riconosce dove si trovano i
singoli dispositivi, quali applicazioni sono installate su ognuno ed
anche quali servizi è in grado di gestire. Gli utenti possono
configurare e adattare la propria “personal zone” su uno speciale
website. Le impostazioni sulla privacy mirano ad assicurare che le
applicazioni possano utilizzare soltanto dati e servizi abilitati. Un
browser come Mozilla Firefox o Google Chrome può essere utilizzato per
gestire applicazioni abilitate per “webinos”. Le applicazioni web
possono accedere ai servizi all’interno della “personal zone” grazie
ad uno speciale add-on per il browser. La nuova interfaccia prosegue
il trend, iniziato con l’HTML5, di utilizzare il browser come una
piattaforma per applicazioni.
Nel progetto di ricerca “webinos”, 22 componenti differenti sono
state sviluppate per poter accedere alle funzioni del dispositivo.
Queste comprendono sia funzioni universali sia alcune specifiche degli
smartphone, dei PC, delle TV e dei dispositivi di bordo di un veicolo
che sono stati studiati nel progetto “webinos”. Per l’integrazione a
bordo, il Vehicle API (che permette l’accesso ai dati specifici del
veicolo), il Geolocation API (che può essere utilizzato per ottenere
dati sulla velocità e sull’ubicazione GPS) e il Device Orientation API
(che contiene dati sull’accelerazione sia laterale sia lineare)
rappresentano i componenti più rilevanti. Il Geolocation API e il
Device Orientation API sono standard del World Wide Web Consortium
(W3W). Moltissimi dati possono essere resi disponibili con l’aiuto di
questi tre pacchetti. Ciò rende possibile accedere a informazioni
relative ai sensori per il parcheggio, alla velocità media e ai
consumi di carburante, nonché alla regolazione delle luci e dei
tergicristalli; è anche possibile inviare informazioni alla marcia che
si sta utilizzando. I clienti potrebbero utilizzare le applicazioni
abilitate “webinos” per verificare, sul proprio smartphone o TV il
livello del carburante nel veicolo. Viceversa, la tecnologia rende
anche possibile accedere, dall’interno della propria vettura, alla
library sullo smartphone o sul PC.
Il primo prototipo automobilistico mostra il computer di bordo
browser based ed il programmatore di viaggio in rete
Nel prototipo di ricerca esposto alla fiera “Communication World”, il
display completo del computer di bordo appare nel browser con l’HTML5
e gli add-on “webinos”. Grazie alle nuove interfacce nel “webinos”, la
funzione di controllo delle distanze in parcheggio può essere
visualizzata anche sul browser.
Gli utenti possono gestire gli elementi che a loro interessano
di più per il viaggio con l’aiuto delle applicazioni web “webinos
travel”. Il viaggio può essere programmato sullo smartphone, sul
tablet o sul PC di casa. Il giorno della partenza, i punti di sosta
programmati sono pronti per essere selezionati nel veicolo, o possono
essere inviati dallo smartphone direttamente al sistema di navigazione
come la destinazione del viaggio. Non è possibile guidare fino in
fondo alla destinazione; quest’ultima comparirà sullo smartphone per
la “navigation on foot” dell’ultimo miglio.
BMW Forschung und Technik GmbH è una sussidiaria al
100% del BMW Group e, fin dal 2003, è responsabile delle seguenti aree
di ricerca: Tecnologia del Veicolo, EfficientDynamics Drivetrain
Research, ConnectedDrive (assistenza al guidatore / sicurezza attiva)
e ITDrive (architettura IT e tecnologia delle comunicazioni). La sua
autonomia legale come società a responsabilità limitata assicura lo
spazio per lo sviluppo e per la massima flessibilità. L’accesso
globale a trend e a tecnologie viene assicurato da una rete
internazionale con sedi di supporto a Mountain View e a Clemson (USA),
nonché uffici di collegamento con EURECOM (Sophia Antipolis, Francia)
ed il Centro tedesco di ricerche per l’intelligenza artificiale (CFKI
GmbH, Saarbrücken).
Il BMW Group
Il BMW Group, con i marchi BMW, MINI, Husqvarna Motorcycles e
Rolls-Royce, è uno dei costruttori di automobili e motociclette di
maggior successo nel mondo. Essendo un’azienda globale, il BMW Group
dispone di 29 stabilimenti di produzione dislocati in 14 paesi e di
una rete di vendita diffusa in più di 140 nazioni.
Il BMW Group ha raggiunto nel 2011 volumi di vendita di 1,67
milioni di automobili e oltre 113.000 motociclette nel mondo. I
profitti lordi per il 2011 sono stati di 7,38 miliardi di Euro, il
fatturato è stato di 68,82 miliardi di Euro. La forza lavoro del BMW
Group al 31 dicembre 2011 era di circa 100.000 associati.
Il successo del BMW Group è fondato su una visione responsabile
e di lungo periodo. Per questo motivo, l’azienda ha sempre adottato
una filosofia fondata sulla eco-compatibilità e sulla sostenibilità
all’interno dell’intera catena di valore, includendo la responsabilità
sui prodotti e un chiaro impegno nell’utilizzo responsabile delle
risorse. In virtù di questo impegno, negli ultimi otto anni, il BMW
Group è stato riconosciuto come leader di settore nel Dow Jones
Sustainability Index.
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