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I vincitori dei premi ECKART 2015. Massimo Bottura, la famiglia Troigros, Claus Meyer, Ulrike Thieltges, Klaus Erfort e Melanie Wagner
Thu Oct 22 13:18:00 CEST 2015 Comunicati Stampa
La giuria nominata dallo “chef del secolo” Eckart Witzigmann ha annunciato i vincitori dei premi ECKART 2015. Gli onori quest’anno vanno all’Italia, alla Francia, alla Danimarca e alla Germania. La premiazione ha avuto luogo durante una cerimonia di gala presso il Museo BMW il 20 ottobre 2015.
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Roberto Olivi
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Roberto Olivi
BMW Group
La giuria nominata dallo “chef del secolo” Eckart Witzigmann ha
annunciato i vincitori dei premi ECKART 2015. Gli onori quest’anno
vanno all’Italia, alla Francia, alla Danimarca e alla Germania. La
premiazione ha avuto luogo durante una cerimonia di gala presso il
Museo BMW il 20 ottobre 2015.
ECKART 2015 per l’Arte culinaria
La famiglia Troigros: un talento magico
La famiglia Troigros detta le regole dell’alta cucina più di
chiunque altro al mondo e sembra avere il dono magico di trasmettere
di generazione in generazione il “sacro fuoco” di quest’arte.
I fratelli Troisgros, Jean (1926) e Pierre (1928), si sono
formati nei migliori ristoranti di Parigi, fino a rendere famoso
l’Hotel Moderne, aperto dai loro genitori a Roanne nel 1930, con il
nome di “Les Frères Troigros”. Nel 1955, il ristorante si aggiudicò la
sua prima stella Michelin e, nel 1965, la seconda. I fratelli Troigros
divennero esponenti di spicco della „nouvelle cuisine“ con il proprio
ristorante, mantenendo dal 1968 il massimo rating Michelin a tre
stelle. Profondamente radicata nella regione, la famiglia Troigros
offre una cucina moderna, di stagione e cosmopolita noncurante delle
tendenze passeggere.
Dopo la formazione a Grenoble, Michel (1958), figlio di
PierreTroigros, viaggiò con la moglie Marie-Pierre alla scoperta delle
tradizioni culinarie di tutto il mondo. Al suo ritorno a Roanne,
lavorò al fianco dello zio Jean fino alla sua morte, nel 1983. Quando
suo padre Pierre si ritirò, nel 1993, assunse la gestione dell’azienda
di famiglia insieme alla moglie. Suo fratello Claude (1956) gestisce
il ristorante Troigros a Rio de Janeiro e altri locali negli Stati
Uniti, mentre la sorella Anne-Marie è a capo del Restaurant Gravelier
di Bordeaux. I figli di Michel e Marie-Pierre Troigros, Marion (1983),
César (1986) e Léo (1993) - la quarta generazione - stanno attualmente
completando il loro percorso di formazione.
“Intransigente sulla qualità, innovativa nei metodi e con un
assoluto rispetto per il cliente, la famiglia Troigros è una superba
combinazione di talento e virtù”, ha affermato la giuria del premio ECKART.
ECKART 2015 per l’Innovazione
Massimo Bottura: un
umanista in cucina
L’approccio molto personale di
Massimo Bottura all’arte della gastronomia può affascinare e ispirare
ma anche dividere e confondere, proprio come il genio e le grandi storie.
Bottura, nato nel 1962, aprì la „Trattoria del Campazzo“ a
Modena, la sua città natale, nel 1987, attirando l’attenzione del
famoso chef Alain Ducasse. Nel 1992, si trasferì a New York, dove
incontrò la sua futura moglie, l’esperta di comunicazione Lara
Gilmore, che influenzò notevolmente il suo stile gastronomico, assieme
all’alta cucina francese.
“Massimo Bottura ama raccontare storie. Vede immagini, ha in
mente odori e sapori, si ricorda una scena, mentre altri grandi chef
seguono una filosofia o credono in un sistema”, scrive la giuria nella
sua decisione. Nel 1995, Bottura aprì l’“Osteria Francescana“ di
Modena. Nel 2002 vinse la sua prima stella Michelin e nel 2005 la seconda.
Tradizione, arte contemporanea ed eccellente qualità ispirano i
suoi piatti creativi e innovativi. Secondo la giuria, “Bottura propone
una cucina profondamente umanistica ad alti livelli nel rispetto della
tradizione, e si avvale delle tecniche più recenti al fine di creare
un’esperienza poetica per tutti i sensi. Nessuno lo sa fare come lui”.
Nel 2011, l’Osteria Francescana si è aggiudicata la terza stella
Michelin per uno stile culinario che combina un approccio pratico e
concreto con l’innovazione al fine di modernizzare la cucina
dell’Emilia Romagna con poesia, creatività e intelligenza.
ECKART 2015 per la responsabilità creativa e il gusto
Claus Meyer: lotta alla povertà con gusto
“Il buon cibo deve essere condiviso”: questo è il motto con cui
Claus Meyer sta cambiando il mondo culinario.
Il co-fondatore del ristorante „Noma“ di Copenhagen è cresciuto
in una famiglia in cui mangiare doveva essere veloce e poco costoso.
“A 15 anni, già pesavo 98 chili,” ricorda. Tuttavia, da adolescente
scoprì un atteggiamento totalmente nuovo verso il gusto, il cibo e la
vita in generale. A quell’epoca lavorava in Francia presso un fornaio
e “traiteur” (ristoratore) che per lui fu come un secondo padre.
A vent’anni, Meyer (1963) tornò a Copenaghen con l’ambizioso
obiettivo di cambiare la cultura del cibo in Danimarca. Studiò presso
la rinomata Copenhagen Business School, dove ora è docente, e fondò
più di una decina di aziende, tra cui ristoranti e gastronomie.
Organizzò anche campagne per migliorare i pasti scolastici e divenne
uno chef televisivo. Nel 2002, aveva più di 500 persone alle proprie dipendenze.
Nel 2003, aprì il Noma con lo chef de cuisine René Redzepi e
altri partner, precorrendo la nascita della cucina nordica. Oltre a
proporre una cucina regionale radicalmente rinnovata, per Meyer il
Noma costituisce una piattaforma d’impegno sociale. La sua missione?
Cambiare l’atteggiamento delle persone verso l’alimentazione.
Meyer porta avanti questa missione anche attraverso altri
progetti, ad esempio la fondazione „Melting Pot“, che sostiene chi
desidera avviare la propria attività nel settore della gastronomia,
contrastando così la povertà con gusto. “Sia in Danimarca che in
Bolivia o, tra breve, negli Stati Uniti, Claus Meyer coniuga
responsabilità, creatività e gusto in un modo totalmente inedito”, ha
dichiarato la giuria del premio ECKART 2015, confermando la visione
che “il cibo ha il potenziale di portare le persone a un livello superiore”.
ECKART 2015 per l’arte di vivere
I pilastri della nuova gastronomia tedesca
L’ospitalità, l’arte culinaria e la viticoltura sono i pilastri
della gastronomia tedesca contemporanea. Pertanto, il premio va a
Ulrike Thieltges, Melanie Wagner e Klaus Erfort, quali rappresentanti
di spicco del panorama gastronomico tedesco.
Ulrike Thieltges: l’anima dell’ospitalità
“Una calda accoglienza nella massima discrezione” è un ottimo
slogan per descrivere il lavoro di Ulrike Thieltges. Insieme al marito
Helmut, l’imprenditrice ha trasformato il Waldhotel Sonnora, nella
regione dell’Eifel, in un’oasi epicurea che, dal 1999, vanta tre
stelle Michelin. Ulrike Thieltges è più di una brava padrona di casa:
è “l’anima” dell’albergo, e mette in pratica il concetto di ospitalità
in modo esemplare. La speciale posizione dell’hotel nella splendida
campagna dell’Eifel, la calorosa accoglienza e la buona tavola
garantiscono un’esperienza indimenticabile.
Klaus Erfort: la verità su un piatto
Klaus Erfort (1972) ha la passione di combinare elementi
tradizionali e moderni in perfetta armonia. Il suo „Gästehaus Erfort“
a Saarbrücken, aperto nel 2002, si è guadagnato la terza stella
Michelin nel 2008, esattamente l’anno in cui la guida „Gault &
Millau“ nominava Klaus Erfort cuoco dell’anno. “La verità si presenta
sul piatto” afferma Erfort, che crede in una cucina moderna e purista,
in grado di affinare la tradizione, per garantire un’esperienza
estremamente elegante e piacevole.
Melanie Wagner: la Signora del vino
Pochi possono eguagliare le competenze professionali di Melanie
Wagner. Figlia di proprietari di ristoranti, Melanie si è formata come
viticoltore nella regione di Kaiserstuhl, e successivamente ha
lavorato per un periodo come assistente sommelier al ristorante
„Schwarzer Adler“ di Franz Keller. Dal 2005, in qualità di capo
sommelier, Melanie Wagner non si limita ad aiutare gli ospiti da tutto
il mondo a scegliere un vino dal leggendario menu del ristorante, ma
spesso li sorprende con preziosi suggerimenti che ampliano i loro
orizzonti culinari. La competenza e l’elegante savoir-faire fanno di
Melanie Wagner un illustre rappresentante della moderna cultura del vino.
ECKART
L’International Eckart Witzigmann Award è uno dei più
prestigiosi riconoscimenti assegnati per altissimi meriti nell’arte
culinaria e della buona tavola. Dal 2004, lo “Chef del secolo” Eckart
Witzigmann conferisce il premio ECKART per exploit culinari unici e
particolare impegno dimostrato nei diversi ambiti del “lifestyle”.
Ogni anno la Witzigmann Academy, in collaborazione con il BMW Group,
premia tre diverse categorie: “Arte culinaria”, “Innovazione” e “Arte
di Vivere”. Il premio ECKART per “Responsabilità creativa e gusto”
consiste in un riconoscimento in denaro di 10.000 euro offerto dal BMW Group.
Tra i precedenti vincitori del premio ECKART figurano Daniel
Boulud (New York), Sua Altezza Reale Carlo, Principe di Galles
(Highgrove), Elena Arzak (San Sebastian); Anne-Sophie Pic (Valence),
Harald Wohlfahrt (Tonbach), Dieter Kosslick (Berlino), Ferran Adrià
(Barcellona), Marc Haeberlin (Illhaeusern), Joël Robuchon (Parigi),
Mick Hucknall (Londra) e molti altri.
Il BMW Group
Con i suoi tre marchi BMW, MINI e Rolls-Royce, il BMW Group è il
costruttore leader mondiale di auto e moto premium ed offre anche
servizi finanziari e di mobilità premium. Come azienda globale, il BMW
Group gestisce 30 stabilimenti di produzione e montaggio in 14 paesi
ed ha una rete di vendita globale in oltre 140 paesi.
Nel 2014, il BMW Group ha venduto circa 2.118 milioni di
automobili e 123,000 motocicli nel mondo. L’utile al lordo delle
imposte per l’esercizio 2014 è stato di 8,71 miliardi di Euro con
ricavi pari a circa 80,40 miliardi di euro. Al 31 dicembre 2014, il
BMW Group contava 116.324 dipendenti.
Il successo del BMW Group si fonda da sempre su una visione sul
lungo periodo e su un’azione responsabile. Perciò, come parte
integrante della propria strategia, l’azienda ha istituito la
sostenibilità ecologica e sociale in tutta la catena di valore, la
responsabilità globale del prodotto e un chiaro impegno a preservare
le risorse.
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