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Un go-kart feeling da brivido: MINI Coupé
Mon Oct 08 00:00:00 CEST 2012 Comunicati Stampa
Alla ricerca del divertimento di guida estremo. Un test drive con Jürgen Schmarl, campione del MINI Trophy
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Maria Conti
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Autore.
Maria Conti
BMW Group
Alla ricerca del divertimento di guida estremo. Un test drive con Jürgen Schmarl, campione del MINI Trophy
Monaco. Possiamo dire che il grande portellone
posteriore è simbolico, perché la MINI Coupé è
“generosa” anche sotto molti altri aspetti. Con il suo look
appariscente e le sue caratteristiche di guida ultra sportive, la MINI
Coupé ha stabilito nuovi standard per quanto riguarda il divertimento
di guida nel segmento delle piccole auto premium. E’ passato più di un
anno da quando la due posti è apparsa in pubblico per la prima volta,
in occasione della 24 Ore di endurance sul
North Loop del N
ü
rburgring e, da allora, la MINI Coupé ha dato il
meglio di sé anche nella guida normale su strada, con un’agilità
imbattibile e prestazioni in curva che mettono i brividi. La MINI
Coupé è un’auto unica con caratteristiche sportive pronta a mettere in
mostra il suo carattere sportivo, in pista e su strada. Nessuno,
meglio di J
ü
rgen Schmarl, pilota e campione del MINI
Trophy 2012, conosce la grinta di questo modello. Il pilota
austriaco ha vissuto fin dall’inizio questa emozione. Era al volante
della MINI Coupé John Cooper Works Endurance nella
prima gara sul “Green Hell” del Nürburgring. Ora il 38enne pilota ha
provato anche il modello di serie più potente, la MINI Coupé
John Cooper Works.
Nelle corse, il successo dipende da molteplici
fattori che, quando lavorano all’unisono, producono quel necessario
vantaggio extra nel rettilineo finale. J
ü
rgen Schmarl è un pilota di successo ben consapevole
di quanto siano importanti e in che modo abbiano effetti sulle
prestazioni del veicolo. La regolazione delle
sospensioni, il bilanciamento dei
pesi, la struttura della
carrozzeria, l’aerodinamica: tutti
questi elementi giocano un ruolo fondamentale. Un confronto diretto
tra la MINI quattro posti e la MINI Coupé lo dimostra. “Sulla carta,
c’è poco da scegliere tra la carrozzeria classica e la Coupé – dice
Schmarl – ma quando si lotta in pista, la differenza si fa sentire”.
Questa differenza non può dipendere dal propulsore, perché lo
stesso motore viene montato sulla MINI Hatchback John Cooper
Works e sulla MINI Coupé John Cooper Works:
un 1.6 quattro cilindri da 155 kW/211 CV con turbocompressore
Twin-Scroll, iniezione diretta di benzina e fasatura variabile delle
valvole. La coppia massima è di 260 Nm che può essere aumentata per
brevi periodi a 280 Nm, grazie alla funzione overboost. Anche le altre
motorizzazioni – MINI Coupé Cooper (90 kW/122 CV), MINI Coupé Cooper S
(135 kW/184 CV) e MINI Coupé Cooper SD (105 kW/143 CV) – sono le
stesse che vengono montate sulle corrispondenti versioni a quattro posti.
Tuttavia, nonostante la potenza sia identica, il modello a due
posti è sempre un po’ più veloce nell’accelerazione da 0 a 100 km/h.
La MINI Coupé John Cooper Works completa lo sprint in
6,4 secondi (MINI John Cooper Works: 6,5 secondi).
C’è anche una piccola differenza nella velocità massima, dove la MINI
Coupé John Cooper Works raggiunge i 240 km/h invece dei 238 km/h della
versione classica. Ciò che questi dati non rivelano è il fatto che la
MINI Coupé ha un temperamento molto più grintoso
rispetto alla MINI Hatchback, non soltanto nello
sprint da ferma, ma anche all’ingresso delle prime curve. Con il suo
sterzo estremamente reattivo e la sua stabilità eccezionale, la due
posti offre il tipico go-kart feeling di MINI,
portandolo al livello più estremo. Anche gli interni
contribuiscono all’esperienza di guida sportiva senza compromessi.
L’assenza di sedili posteriori e il tetto ribassato, accentuato dalle
rientranze ovali nel padiglione, creano un’atmosfera di auto sportiva
che invoglia subito a utilizzare il potenziale della MINI Coupé per il
massimo divertimento di guida.
Il vantaggio misurabile della MINI Coupé in
termini di prestazioni in accelerazione e di velocità massima dipende
principalmente dalla minore resistenza aerodinamica. L’inclinazione
più marcata dei montanti “A” e del parabrezza, nonché la
roofline ribassata del tetto riducono l’altezza
complessiva della MINI Coupé John Cooper Works a soli 1.385 mm, con
una corrispondente riduzione di superficie per una minor resistenza.
Un altro plus è rappresentato dal concept
aerodinamico che prevede uno spoiler nel
tetto dal design innovativo. Lo spoiler è perfettamente integrato nel
body del tetto “a casco” ed è dotato di un’apertura
al centro che permette di dirigere il flusso dell’aria in modo
ottimale, a seconda della velocità, o verso il basso, sul finestrino
posteriore, o verso lo spoiler posteriore. La MINI
Coupé è anche equipaggiata con uno spoiler posteriore
attivo. Integrato nel cofano del bagagliaio, questo spoiler
fuoriesce automaticamente quando la MINI Coupé raggiunge una velocità
di 80 km/h. Lo spoiler posteriore attivo ottimizza
l’equilibrio aerodinamico tra gli assali anteriori e posteriori.
Viaggiando alla velocità massima, lo spoiler produce qualcosa come 40
kg di carico, incollando l’auto alla strada.
L’aerodinamica ottimizzata migliora la trazione
alle alte velocità e allo stesso tempo esalta la stabilità durante le
curve veloci. Lo stesso vale per l’equilibrio dei pesi della due
posti, calibrato e realizzato ad hoc per la struttura
“unusual” della carrozzeria. La
MINI Coupé presenta anche un telaio rinforzato
nella parte posteriore e soglie laterali più robuste. Ciò significa
che la rigidità torsionale complessiva della
carrozzeria è maggiore rispetto a quella della MINI
Hatchback. Allo stesso tempo, elementi innovativi per migliorare la
protezione dei pedoni e speciali misure di irrigidimento nella parte
anteriore del veicolo portano ad una distribuzione dei pesi che offre
maggiori vantaggi per la dinamica. Il leggero incremento dei pesi
sull’assale anteriore aumenta la trazione delle ruote motrici ed aiuta
ad assicurare che la potenza del motore sia
trasformata, in modo fluido, in accelerazione
sportiva. Nel frattempo, misure di irrigidimento nella parte
inferiore della carrozzeria, insieme ad un’altezza complessiva
ridotta, creano un centro di gravità più basso. Il
mix di questi interventi migliora anche l’agilità della MINI Coupé,
assicurandone un preciso controllo di guida.
Per fare in modo che questi plus producano un effetto ottimale,
la tecnologia delle sospensioni deve
essere perfettamente adattata alla potenza del motore, all’equilibrio
dei pesi e alle caratteristiche aerodinamiche.
Il sistema di molle e di
ammortizzatori – creato ad hoc per la MINI Coupé –
esalta ulteriormente le sue eccezionali qualità di guida
sportiva. Anche le barre antirollio del
retrotreno sono state rinforzate, giocando così un ruolo fondamentale.
Le sospensioni accuratamente calibrate riducono il rollio nelle curve
e migliorano ulteriormente la risposta e la precisione del servosterzo.
Anche il Dynamic Stability Control (DSC) è
stato adattato per conformarsi al carattere distintivo della
MINI Coupé. La tecnologia delle sospensioni,
l’equilibrio dei pesi e le caratteristiche aerodinamiche influenzano
le forze di accelerazione laterale nelle curve veloci e richiedono
quindi modifiche accurate all’unità di controllo del DSC. Il risultato
è un equilibrio fantastico tra il massimo
divertimento di guida e una sicurezza
attiva di altissimo livello.
I plus della MINI Coupé –
aerodinamica, potenza del motore, tecnologia
delle sospensioni, equilibrio dei
pesi – regalano un go-kart feeling da
brivido. Il pilota di gara J
ü
rgen Schmarl ritiene che le caratteristiche esclusive
della due posti siano di stretta derivazione motoristica. Secondo
Schmarl, “la MINI Coupé è un’auto che ha lo
sport nel DNA, ancora più reattiva, più agile e più
precisa nei riflessi della MINI Hatch”. In un confronto diretto,
particolarmente durante la guida sportiva, le differenze sono
significative. Alla 24 Ore del N
ü
rburgring, Schmarl è rimasto subito
colpito dalla grinta della sua MINI Coupé. “Ho sempre
avuto un rapporto molto stretto e felice con la MINI John
Cooper Works Challenge, ma la prima volta che ho avuto
l’opportunità di guidare la MINI Coupé John Cooper Works
Endurance, l’ho amata subito. Mi sarebbe piaciuto poterla
guidare per l’intera stagione del MINI Trophy”.
Il BMW Group
Il BMW Group, con i marchi BMW, MINI, Husqvarna Motorcycles e Rolls-Royce, è uno dei costruttori di automobili e motociclette di maggior successo nel mondo. Essendo un’azienda globale, il BMW Group dispone di 25 stabilimenti di produzione dislocati in 14 paesi e di una rete di vendita diffusa in più di 140 nazioni.
Il BMW Group ha raggiunto nel 2011 volumi di vendita di 1,67 milioni di automobili e oltre 113.000 motociclette nel mondo. I profitti lordi per il 2011 sono stati di 7,38 miliardi di Euro, il fatturato è stato di 68,82 miliardi di Euro. La forza lavoro del BMW Group al 31 dicembre 2011 era di circa 100.000 associati.
Il successo del BMW Group è fondato su una visione responsabile e di lungo periodo. Per questo motivo, l’azienda ha sempre adottato una filosofia fondata sulla eco-compatibilità e sulla sostenibilità all’interno dell’intera catena di valore, includendo la responsabilità sui prodotti e un chiaro impegno nell’utilizzo responsabile delle risorse. In virtù di questo impegno, negli ultimi otto anni, il BMW Group è stato riconosciuto come leader di settore nel Dow Jones Sustainability
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